Cronache

Puc, niente maratona notturna La votazione alla luce del sole

Si prosegue a oltranza. Anzi no. La discussione sul Puc, il nuovo piano urbanistico comunale, è stata più volte interrotta, ieri sera da riunioni di capigruppo e di maggioranza. Tutto per decidere come procedere. Proseguire con la votazione anche fino a tarda notte o rimandare il tutto a oggi? Alla fine ha vinto il partito del rinvio: se ne riparla stamani alle 9.30. «Brucia» il faldone del Puc tra i seggi del consiglio comunale. Forse un po’ troppo, secondo l’opposizione che già più volte ha puntato il dito contro la troppa fretta della giunta Vincenzi nel voler approvare, nel giro di due giorni, questa pratica. Più di centottanta tra ordini del giorno e emendamenti, ieri pomeriggio, illustrati e discussi. Oggi, sarà la volta della votazione. «Non ci spaventava l’opportunità di restare in aula ancora qualche ora» ha detto nel pomeriggio Marcello Danovaro, capogruppo del Pd. «È una fretta che non ci piace» ribatte parte Alessio Piana, capogruppo della Lega Nord. Ma la vera partita sul Puc si gioca questa mattina. Quando si capirà se la maggioranza ha ancora - oppure no - i numeri per stare in campo.
Nel primo pomeriggio, l’aula Rossa si era tinta di arancione. Perché arancioni sono le tute dei dipendenti di Aster, l’azienda di manutenzione del Comune, che hanno invaso il consiglio comunale ancor prima del suo inizio per chiedere certezze sugli stipendi 2012. Sarà Beppe Costa (Pdl) a presiedere la neo nata commissione consiliare sull’alluvione di Genova eletto con 29 voti. Tra gli altri candidati Enrico Musso, L’altra Genova ( 3 voti) e Antonio Bruno, Rifondazione comunista (8 voti).

Bruno affiancherà Costa come vicepresidente della commissione, insieme a Luciano Grillo, del Pd.

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