Ciao Massimiliano, stanotte ho dormito male e mi sono svegliato di cattivo umore... come mi capita ormai troppo spesso... cioè tutti i Lunedì che seguono le Domeniche in cui la Samp esce dal campo sconfitta... non ce la faccio più! Oggi non comprerò il giornale e per alcuni giorni non guarderò trasmissioni sportive, non voglio più sentire l'allenatore che dice: occorre vedere «un attimino» ...«i ragazzi sono stati bravi»... «non abbiamo avuto fortuna»... «i conti si fanno all'ultimo»... «le assenze ci hanno penalizzato»... ecc... non accetto più queste scuse, avevamo di fronte l'Empoli (con tutto il rispetto che questa società assolutamente merita) alla quale abbiamo concesso i sei punti in palio: tre all'andata e tre al ritorno!
E allora, se il tema è «non spendere», cosa serve un grande allenatore se ne basta uno come Mr. Cagni (che io ho sempre molto apprezzato) che ottiene questi risultati e guadagna la quarta o la quinta parte di quello che guadagna il nostro? Come Garrone può essere da meno di Corsi o Marotta di Vitale o di Ghelfi?
Non voglio attribuire responsabilità a nessuno ma sono profondamente convinto, questo vale per qualsiasi attività e non solo per il calcio, che il «pregio o difetto stia sempre nel manico» ...i successi e gli insuccessi della squadra dipendano almeno al 90% dalle scelte programmatiche della società.
Qual è oggi il progetto Samp?
Che fine ha fatto l'operazione per la cessione del marchio?
Ho grande una amarezza.
P.S. Avevo scritto questa lettera una settimana fa, ma poi me lero tenuta per me. Dopo lInter ha pensato fosse venuto il suo momento.
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