Ieri era il Black Friday, oggi cominciano i saldi. Già, voi in giro magari non li vedete, ma se di solito vi collegate a internet sapete già che gli sconti sono cominciati, eccome. E che il Venerdì Nero dei prezzi folli (nero perché i furbi commercianti americani degli Anni Sessanta, ovvero quelli che hanno lanciato l'idea, segnavano i ricavi in quel colore) è diventato una settimana. E anche più. E insomma: viva i saldi, soprattutto se arrivano prima. Sempre più prima.
Il discorso dunque è semplice: il rigido calendario delle vendite scontate è roba da secolo scorso. Che senso ha cominciare a gennaio, quando è arrivato il tempo di risparmiare? E poi, scusate, chi non ha per caso bisogno fin da subito di un victising (se a voi è sconosciuto, a me non più anche se non so bene a cosa serve) con il 30 per cento di sconto? E chi non mai bramato un leggìo di legno fino a quando non l'ha visto su Amazon ha meno di 20 euro? Un affarone da non lasciarsi scappare. E dunque i saldi servono proprio a questo: a farci scoprire che abbiamo bisogno di cose di cui non abbiamo bisogno. E soprattutto a farci spendere soldi, cosa che rilancerebbe l'economia se qualunque governo di questo Paese ce li lasciasse in tasca. Ma questo sarebbe un regalo da Babbo Natale. Quello vero.
E invece noi facciamo ancora fatica a capire il concetto. Negli Stati Uniti, per dire, si sono inventati di tutto: quest'anno da ieri fino a domani c'è la Midnight Madness, la Follia di Mezzanotte, praticamente la Notte Bianca dei collezionisti di shopping. E intanto via fino al 24 dicembre con i Saldi delle Festività, per ricominciare il 26 fino all'8 di gennaio con quelli invernali. Senza soluzione di continuità. E di portafoglio.
Il risultato così è che noi italiani, pur di trovare merce in ribasso, prendiamo l'aereo per andare New York, o in ogni caso comunque a Londra, a caccia dell'affare. Che diventa un clamoroso affarone, considerato il costi di aereo e hotel annesso. Ma ci facciamo svuotare le tasche felici, per poi naturalmente aspettare il Tg della Befana che ci annuncia esultante l'inizio dei saldi italiani nelle varie regioni. Annuncio che verrà naturalmente seguito dal puntuale servizio sui commercianti che si lamentano dei pochi affari: «La gente non spende più», visto che ovviamente ha già speso. A New York, s'intende.
E allora, cosa stiamo aspettando? Sappiamo che i saldi a volte sono una fregatura, sappiano che i prezzi pieni da cui si tolgono gli sconti spesso sono un'ipotesi.
Però spendere ci fa felici e spendere prima di Natale può far felice anche chi vende. Alle tasse penseremo dopo, quando non avremo più soldi per pagarle. Ma nel caso arrivi l'esattore potremmo offrirgli in cambio una bella troncatrice. Oggi è al 37 per cento in meno: vuoi mettere?
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