Quando il regalo è un «pacco» 80.000 doni rivenduti sul web

Anche i migliori sbagliano. E Babbo Natale, come ogni anno, si rivela il re degli errori. In buona fede, per carità. Tanto che siamo letteralmente invasi da regali che non ci interessano, inutili o che abbiamo già. Che fare? Grazie ai siti di aste on line, a caval donato si può guardare in bocca riuscendo così a smerciare l’ennesimo panettone mandorlato, il maglione dal colore improbabile o l’oggetto kitsch che mai ci metteremmo in casa. Una ricerca di Research International per eBay.it, svela che oltre 88mila italiani, molti più uomini (74mila) che donne, metteranno i doni sgraditi all’asta su eBay. Ben 7 italiani su 10 semplicemente metteranno in soffitta i regali sgraditi, ma la tendenza a disfarsene, magari guadagnandoci, è in crescita fortissima, risultando più che raddoppiata: il 15% degli intervistati è pronto a disfarsi del dono vendendolo on-line, contro il 7% dell’anno scorso.
Un’altra ricerca, pubblicata da Le Monde, spiega anche i motivi dell’insoddisfazione per il regalo ricevuto che riguardano un internauta su tre: il 47% perché non li gradivano, il 43% perché non sapevano che cosa farne, il 32% perché ce l’avevano già e il 3% perché preferivano soldi. Ma c’è anche chi, soprattutto le donne, non aspira a guadagnare: il 18,5% del campione, infatti, ha detto che riciclerà i doni regalandoli a qualcun altro, mentre il 10,5 circa li darà in beneficenza.
Visto il successo delle ultime vendite post natalizie i siti che permettono di riciclare i doni si sono moltiplicati e fanno a gara tra banner e newsletter per accaparrarsi la preferenza. Per tutti i bambini delusi, c’è il sito americano Toyswap, dove è possibile scambiare i giocattoli con altri bambini da tutto il mondo. Il primo passo è compilare una lista dei regali. Al resto ci pensa il sito. Per iscriversi basta un euro.
Il lato positivo è che così «niente viene perso, tutto può essere riciclato», sostiene il quotidiano francese Libération, che in un servizio sul tema ne fa una questione etica: come mai c’è così tanta gente che non si fa scrupoli a rivendere il dono amorosamente scelto da parenti e amici? Si può sempre pensare che si fa felice qualcun altro e che con qualche soldo guadagnato ci si può comprare un regalo su misura.
Ma è certo che se secondo il sondaggio di eBay ben il 50% degli internauti è favorevole alla vendita, lo è perché c’è la certezza dell’anonimato. Se i generosi possono donare il regalo su siti come Milpot, che offre una piattaforma gratuita per lo scambio di doni, ci sono i furbetti che da un cd o un dvd sono capaci a ricavarne un doppio profitto: se ne registrano una copia pirata e mettono all'asta l'originale. C’è pure il bon ton del regalo riciclato.

Non fate finta di niente, il riciclo è arte diffusa e persino socialmente utile. Tanto vale farlo con stile, evitando il classico scivolone: far accorgere del riciclo chi aveva comprato il dono o chi lo riceverà di seconda mano.

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