Quando la storia si colora di giallo e noir

«La storia non è mai quella che si legge sui libri. È un intrico di vipere, di inganni e delitti, consumato nei corridoi di palazzo e nelle alcove». Sono queste gelide parole pronunciate da sua madre Vannozza Catanei a fare da viatico e ammonimento a Lucrezia Borgia, la cui sorprendente abilità nel tessere intrighi riemerge in un racconto cupo come Il labirinto di Lucrezia di Stefano Di Marino. È una delle 24 storie di delitto e paura contenute nell’antologia History & Mistery (Piemme, pagg. 478, euro 19,90) curata da Gianfranco Orsi e alla quale contribuiscono autori di varia estrazione, da Alessandro Perissinotto a Marco Vichi, da Piero Soria a Claudia Salvatori, da Giulio Leoni ad Alfredo Colitto.
Racconti che ci mostrano quanto sia funzionale l’abbinamento fra il giallo e il romanzo storico e quanti misteri si celino all’ombra dei secoli. Alan D. Altieri in Terra di nessuno scaraventa i lettori nelle trincee della Prima guerra mondiale sul fronte dell’Isonzo con una storia che ha il ritmo scarnificato delle poesie di Clemente Rebora, la disperazione di Un anno sull’altipiano di Emilio Lussu e l’attitudine visionaria di pellicole come Orizzonti di gloria e Deathwatch. Andrea Vitali rivisita la peste di manzoniana memoria, facendola arrivare nella sua Bellano. Giuseppe Pederiali racconta un caso risolto nientemeno che dalla contessa Matilde di Canossa.

Diego Zandel investiga su uno Stendhal accusato di essere carbonaro. Leonardo Gori prosegue (dopo il fortunato romanzo Le ossa di Dio) le indagini di Niccolò Machiavelli. Magie, intrighi e delitti che sembrano essere davvero senza tempo.

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