Cronache

«Quando Wojtyla mi tirò per il braccio»

«Quando Wojtyla mi tirò per il braccio»

«Un uomo buono, oltre che un grande Papa». Non ha dubbi Maria Benedetta Frixione, oggi studentessa alla Facoltà di Giurisprudenza. Durante la visita pastorale di Giovanni Paolo II a Chiavari, nel settembre 1998, aveva sette anni e fu protagonista di un inaspettato fuori programma di Karol Wojtyla, al suo rientro al palazzo vescovile per il pranzo, dopo la Santa Messa celebrata in Piazza dell'Umanità, cui parteciparono settantamila fedeli.
Insieme alla mamma, Maria Benedetta voleva salutare il Papa e lo aspetta dalle transenne. Il Pontefice è sul portone, si volta per rispondere al saluto della folla e nota quello sguardo incuriosito. «Mi sono sentita tirare per il braccio, al che mia mamma quasi si spaventa - ricorda - poi si è resa conto che il Papa voleva salutare i bambini». Maria Benedetta si lascia quindi abbracciare dal Papa polacco. «Giovanni Paolo II mi ha dato un bacio in fronte facendovi poi il segno di croce e ha regalato un rosario a me e agli altri bambini presenti».
Di quell’incontro ricorda «lo sguardo. Ci ha proprio guardati negli occhi, lo ricordo chiaramente, con una tenerezza di papà, come per dirci sono qui con te, dandoci serenità. Come per dire a noi bambini non abbiate paura».
«Aveva uno sguardo magnetico, assolutamente profondo, che sembrava scrutarti dentro - fa eco Luca Amante, classe 1982 - All'epoca facevo parte dei chierichetti del vescovo monsignor Alberto Maria Careggio e guidati dal cerimoniere monsignor Franco Isetti alla cattedrale di Nostra Signora dell'Orto». Insieme agli altri ministranti hai servito Messa al futuro Beato. Cosa ricordi? «Il clima di emozionante attesa e viva partecipazione che si respirava fin dai preparativi dei giorni precedenti il Suo arrivo - risponde - Il giorno della Messa è indimenticabile per le emozioni e l'intensità vissute e regalateci dal Papa che, seppur già provato dall'età e dalla malattia, non ha risparmiato energie per manifestare la sua fede al suo gregge».
I momenti vissuti il 18 e 19 settembre 1998 sulle rive del Golfo del Tigullio vengono ripercorsi nelle manifestazioni organizzate nella Diocesi di Chiavari per festeggiare la beatificazione di Giovanni Paolo II che culmineranno questo fine settimana: oggi alle 11 il Comune di Chiavari dedicherà Piazza dell'Umanità alla memoria di Giovanni Paolo II e alle ore 21,00 nella Cattedrale di N.S. dell’Orto avrà luogo il Concerto di musica sacra «Le ultime sette parole del Redentore» di Franz Joseph Haydn offerto dalla Società Economica di Chiavari.
Domani alle 18, sempre in Cattedrale, solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo di Chiavari, Monsignor Alberto Tanasini.
Sino a domani nei locali dell’Istituto di Scienze Religiose Mater Ecclesiae nel Seminario Vescovile è presente la XV Mostra Filatelica e Numismatica sul Beato Giovanni Paolo II (orario 10,00/12,00 - 16,00/19,00) organizzata dal Circolo Culturale Filatelico Numismatico Chiavarese, arricchita da disegni a tema Giovanni Paolo II provenienti da Istituti Scolastici locali.

Domenica scorsa è stato attivato un apposito annullo filatelico speciale a ricordo della manifestazione, mentre venerdì scorso nella Casa Marchesani è stato presentato il commemorativo «La luce di quei giorni».

Commenti