Quei pinguini cattivi che stuprano e uccidono

Pinguini maschi che fanno sesso tra di loro, altri che amano la necrofilia e si accoppiano con femmine morte anche da un anno o che stuprano i pulcini. Sono questi i contenuti rimasti censurati di un rapporto scientifico redatto circa un secolo fa dal naturalista inglese, George Murray Levick, e rimasto chiuso in un cassetto per non scandalizzare la Gran Bretagna dei primi del 900. Lo riferisce il quotidiano britannico The Guardian. Nel suo rapporto, Levick, egli stesso scandalizzato dalle sue osservazioni al Polo Sud condotte tra 1911-12, parla di «brutalità stupefacente» dei piccoli gruppi di pinguini arrivando a definirli degli «hooligan» maschi. Alcuni appunti redatti dal naturalista sono scritti in greco per riservare la lettura solo a «gentiluomini istruiti» che avrebbero capito gli orrori cui aveva assistito. Tornato in Gran Bretagna, Levick scrive «La storia naturale dei pinguini di Adelie» senza fare cenno alle depravazioni degli animali. Gli appunti su queste osservazioni finiscono in un altro trattato scientifico «Le abitudini sessuali dei pinguini di Adelie».

Ma l’opera, circolata in poche copie, finisce in un cassetto. Solo ora riemerge tra le carte del Museo di Storia Naturale di Londra. Levick descrive addirittura femmine ferite stuprate e pulcini abusati, picchiati e uccisi.

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