L'obiettivo è ambizioso, prendersi quei play off che sono sfuggiti soltanto per un punticino nella scorsa stagione. «Vogliamo coronare questo sogno», spiegano dalla società. Lo Sporting Club Quinto rilancia la sua scommessa quando manca appena un mese dall'inizio del torneo, la pallanuoto genovese vuole sognare insieme a loro. Campionato di A2, la concorrenza è agguerrita ma la voglia di conquistare quel traguardo straordinario è troppo forte.
C'è un presidente onorario illustre ormai da una decina di anni come Claudio Burlando, governatore della Regione, che fa il tifo. Il massimo dirigente è Franco Lazzarini, numero uno della ItalBrokers, che ha allestito una squadra importante per dare davvero una spallata alle altre squadre che puntano alla promozione nella categoria superiore. Ci sono tutti i presupposti per scrivere una pagina storica, un'avventura resa possibile anche dall'aiuto degli sponsor che contribuiscono a coprire in larghissima parte quei 200/250mila euro necessari per tirare avanti tutta la stagione. Venti sponsor, tra i nuovi anche Aitek, Algraphy, Pizzeria del Ponte, Still Office Design e Tasco Italia. Tutti insieme per portare a casa quella qualificazione ai play off sfumata alcuni mesi fa per un soffio: «Vogliamo fare meglio dell'anno scorso e quindi l'obiettivo è automatico. Sappiamo benissimo che avremo di fronte squadre forti ma vogliamo cancellare la rabbia per quello che era successo nel passato campionato. Le formazioni favorite? Bisognerà stare attenti alle retrocesse dalla A1 come RN Camogli e SNC Civitavecchia: si sono ringiovanite ma sono certo che disputeranno una stagione di primo piano come il Como, del resto. Tra le sorprese metto il Torino che è ritornato dopo tanto in A2», confessa il tecnico Marco Paganuzzi.
Il fischio d'inizio è previsto a metà gennaio, a quel punto i protagonisti dovranno essere proprio i ragazzi del Quinto. Lo straniero si chiama Nenad Kacar, il serbo è arrivato dal Paguros Catania dove ha militato per tre stagioni, realizzando ben 50 gol: «La società si è impegnata molto per costruire una squadra competitiva coinvolgendo nuovi partner e nuovi amici che sposano il nostro progetto e come sempre massima attenzione nei confronti del settore giovanile», conferma il direttore sportivo Paolo Fini. Tante ambizioni tra mille ostacoli che si chiamano soltanto così: manca un impianto dove potersi allenare e giocare, tutte le settimane la società nata nel 1921 deve chiedere ospitalità alla piscina di Bogliasco.
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