Con una quota del 7% è tra i primi 10 operatori attivi in Italia. La potenza installata supera i 1.700 mW. L’acquisizione del 16% di Edipower Gruppo Atel, l’energia a portata di mano Gli impianti di Novara e Vercelli e il progetto di una centrale da 40

Una market share del 7%, che la pone tra i primi 10 operatori dell’energia attivi in Italia, un fatturato 2006 di oltre 1 miliardo e una potenza installata che supera i 1.700 mW. Questi i numeri del Gruppo Atel e di Atel Energia, filiale italiana dell’omonimo gruppo, leader in Svizzera e presente nella maggior parte d’Europa.
Nata nel 1999, in coincidenza con la liberalizzazione del mercato italiano dell’energia, la società si è posta un obiettivo strategico: l’integrazione sulla filiera elettrica nella produzione e nella vendita. Garantendosi, da un lato, l'abbattimento del rischio relativo agli approvvigionamenti e, dall’altro, l’ottimizzazione del ciclo produttivo in funzione della domanda. Ottenendo così un’offerta competitiva e in linea con le esigenze del mercato. «La nostra mission è vendere sul mercato italiano l’energia che produciamo - spiega Piero Manzoni, ceo di Atel Energia, oltre che presidente della controllata Energit - per questo, non acquistiamo energia da terzi. C’interessa essere produttori e venditori, non semplici commercializzatori». Proprio in quest’ottica, la società ha avviato nel 2002 un programma di sviluppo che l’ha portata ad acquisire il 16% di Edipower, il secondo produttore italiano di energia elettrica, forte di un «parco» di 6 centrali termiche e tre complessi idroelettrici. Ma Atel oggi produce energia anche in due impianti proprietari a gas, attivi dal 2004 nelle province di Novara e Vercelli. E la corsa non si ferma: «Stiamo progettando una centrale da 400 mW da costruire in Puglia - anticipa Manzoni e dal luglio 2007 dovrebbero concretizzarsi alcuni nostri progetti sulle fonti rinnovabili, soprattutto energia eolica. In più, abbiamo acquisito piccole centrali idroelettriche in Val Sesia». Un percorso ambizioso, finalizzato a una copertura completa del mercato, dai grandi gruppi industriali alle partite Iva. Fino, in prospettiva, ai milioni di clienti residenziali per i quali la liberalizzazione dell’energia dovrebbe scattare dal 1° luglio. Va in questa direzione la recente acquisizione di Energit, società fondata da ex manager di Tiscali che, dopo aver esordito sul mercato delle tlc, si è rivolta anche al settore dell’energia.
«Dispone degli strumenti informatici e della rete di agenzie necessari alla gestione di un numero enorme di clienti privati - spiega Manzoni - quindi, attraverso questa acquisizione contiamo di presidiare al meglio il segmento small business e retail». Un simile dinamismo a 360° (non va dimenticato che Atel Energia, attraverso la società Atel Sesti, fornisce anche servizi su misura nella progettazione, installazione e manutenzione d’impianti) farebbe pensare a un imminente assalto a più cospicue quote di mercato. E qui, invece, Manzoni frena, anche se non troppo: «Per essere un player internazionale, la quota che abbiamo in Italia è già significativa.

Per Atel questo è il mercato più importante, dove oggi facciamo registrare un fatturato pari a quello che aveva quattro anni fa la capogruppo svizzera. Ora per noi è il momento di consolidare le posizioni: sempre crescendo, certo, ma abbassando un po’ la tendenza della curva».

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