Per la ragazza clemenza in vista

Susanna Maiolo, l’italo-svizzera di 25 anni che la notte di Natale ha aggredito il Papa in San Pietro, è sottoposta a ricovero obbligatorio in una struttura per cure psichiche a Subiaco. L’inchiesta a suo carico è stata avviata dal promotore di Giustizia, il «pubblico ministero» della Santa sede, Nicola Picardi che dovrà decidere se potrà essere prosciolta o rinviata a giudizio. A emettere la sentenza sarà il giudice unico vaticano, Piero Antonio Bonnet. Non è da escludersi che la vicenda venga risolta da un provvedimento di clemenza del Papa, come ha rilevato il presidente del tribunale del Vaticano, Giuseppe Dalla Torre, che ha speso parole concilianti nei confronti della giovane sottolineando che «non era armata ed è affetta da disagi psichici».

Nella peggiore delle ipotesi, quella del rinvio a giudizio e di una eventuale condanna, dati i rapporti giuridici tra Vaticano e Italia e Vaticano e Svizzera, Susanna Maiolo, che ha la doppia cittadinanza, potrebbe scontare la pena nel nostro Paese o in Svizzera.

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