Ramazzotti «superstar» conquista il DatchForum

L’impianto di Assago cambia nome e ospita il tour «Calma apparente»

Antonio Lodetti

Non è da tutti, di questi tempi, riempire il Forum - più precisamente il DatchForum come oggi si chiama - per quattro sere (domani, sabato, lunedì e martedì) replicando poi a grande richiesta il 15 e 16 aprile. Tutti sold out, tranne qualche biglietto per il 16 È roba da Eros Ramazzotti, il cui tour Calma apparente è salpato trionfalmente da Ancona pronto per stupire le platee di mezzo mondo.
Barbetta e capelli ingrigiti, quarantadue anni suonati (li ha compiuti il 28 ottobre scorso, festeggiando con la pubblicazione del suo decimo album, Calma apparente che ha già venduto oltre due milioni di copie), simbolo dell’internazionalità del nostro pop, Eros continua a cantare le sue canzoni con la forza della sincerità, «che non mi abbandona mai, nemmeno negli errori».
Viene dai bordi di periferia, come cantò a Sanremo vent’anni fa, oggi è fresco «commendatore» (nominato dal presidente Ciampi a Sanremo, dove tra l’altro ha duettato con Laura Pausini), è uno che non ama parlare ma quando parla colpisce duro, come le sue canzoni un po’ romantiche un po’ agrodolci, che gli hanno fatto vendere quasi quaranta milioni di dischi.
Quelle dell’ultimo cd non fanno eccezione: melodie semplici e dirette, armonie sofisticate supportate da interpretazioni sempre estremamente naturali e credibili. Un viaggio pop che sul palco s’impenna in increspature rock trovando sfoghi naturali nella ballata soul (Il ritmo della passione - I Belong to you che su disco interpreta in duetto con Anastacia). Naturalmente continua a cantare i sentimenti (Nomadi d’amore è uno dei suoi brani preferiti)e le emozioni (L’equilibrista in cui, sul placo, suona il pianoforte, o la dichiarazione di intenti di La nostra vita, ovvero «smetto di guardare al passato e cerco di risolvere bene il mio presente»).
Le canzoni sono i messaggi lanciati al suo pubblico, quelli che Eros ormai lancia da venticinque anni senza sbagliare un colpo. Eros, seguendo la scaletta di Ancona, attraverserà per intero il suo repertorio, partendo da brani quali Dove c’è musica e Musica è, celebrando l’amore con L’aurora, Un’emozione per sempre, passando per Le cose della vita e l’occhio al sociale di Se bastasse una sola canzone o Più bella cosa, la già citata I belong to you fino a chiudere con L’ombra del gigante in un gioco di specchi tra presente e futuro dove anche i pezzi recenti come Sta passando novembre si integrano alla perfezione. I suoi pezzi tre storici (che sono anche classici sanremesi) Terra promessa, Una storia importante, Adesso tu sono legati in un medley con un arrangiamento che ne rinnova l’anima e lo spirito.
«Il mio pubblico ama tutte le mie canzoni - ha dichiarato Eros a Sanremo - così ad ogni concerto sono obbligato a fare una scelta e a togliere pezzi dalla scaletta per motivi di tempo».
Sull’enorme palco ci sarà un megaschermo giapponese (un dispositivo ultrasofisticato che arriva per la prima volta in Europa)e la band di Eros, in parte rinnovata, con Paul Warren e Giorgio Secco alla chitarra (non c’è lo storico chitarrista e amico Flavio Scopaz), Pippo Lamberti e Luca Scarpa alle tastiere, Reggie Hamilton al basso, Curt Bisquera alla batteria, la giovanissima Lidia Schillaci e Bridget Mohammed ai cori.


Un poker (più due) di concerti all’insegna - manco a dirlo - del tutto esaurito (con l’aggiunta di due show in aprile)per un artista ed un pubblico sempre alla ricerca di buone vibrazioni e di pop elegante condito con un pizzico di sentimentalismo.

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