da Catania
Tragico tentativo di rapina ieri sera a Nicolosi, piccolo comune turistico alle pendici dell'Etna, in provincia di Catania.
Attorno alle 19, tre rapinatori coi volti coperti dai passamontagna si sono presentati in una gioielleria del centro, Pierre Bonnet, in corso Italia, armati di pistole allapparenza vere ma in realtà armi giocattolo prive del tappo rosso. Subito si sono diretti verso la moglie del titolare, minacciandola e colpendola con calci e pugni, per convincerla a consegnare loro preziosi e gioielli. A quel punto non si è fatta attendere la reazione del marito, che era nel laboratorio, e che ha impugnato a sua volta la pistola, una semiautomatica 9 per 21 regolarmente detenuta in negozio. Prima luomo ha esploso alcuni colpi in area a scopo intimidatorio. Poi facendo fuoco contro i malviventi che anzichè desistere gli avrebbero rivolto le armi contro. Ne è nata una colluttazione con i malviventi, tre giovani evidentemente non veri professionisti.
Il titolare durante queste concitate fase dell'assalto, ha sparato diversi colpi. Uno o due proiettili hanno centrato uno dei rapinatori che ha fatto solo in tempo ad uscire crollando poi sullasfalto mentre gli altri due feriti sono riusciti da allontanarsi. Una fuga durata poco: un secondo complice è infatti morto prima di arrivare all'ospedale Cannizzaro di Catania, mentre il terzo, ferito ad una gamba, è stato acciuffato dai carabinieri della stazione di Paternò nei pressi della guardia medica di Nicolosi. Lui è stato trasportato all'ospedale Garibaldi di Catania, dove medici hanno valutato la possibilità di operarlo nel corso della notte. È piantonato dai militari.
Vicino alla gioielleria, i carabinieri hanno trovato l'auto dei banditi che, secondo le prime indagini, potrebbe appartenere proprio ad uno di loro. Un particolare decisamente curioso e che dimostrerebbe come la banda non fosse composta da gente esperta.
Nessun professionista tenterebbe un colpo viaggiando con la propria, identificabilissima, vettura.
Il titolare della gioielleria Pierre Bonnet di Nicolosi, G. G., è stato accompagnato nella caserma dei carabinieri di Nicolosi per essere ascoltato dal sostituto procuratore Barrera. Sua moglie invece, colta da malore, è stata accompagnata in un ospedale di Catania.
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