È stato anche grazie allintervento dellelicottero dei carabinieri che stava sorvolando la capitale in occasione della piena del Tevere che è stato possibile arrestare uno dei tre ucraini che ieri mattina, poco dopo le 9, hanno tentato una rapina a un gioielliere in Corso Trieste. Il «palo» che si trovava davanti al negozio era riuscito a fuggire ma con lintervento dellelicottero è stato possibile rintracciarlo in via Gradisca, una via adiacente. Il gioielliere è stato minacciato con una pistola giocattolo ed è stato picchiato, legato e ammanettato. La banda dei tre aveva infatti con sé alcune manette, con le quali hanno legato mani e piedi, e del nastro isolante, con il quale gli è stata tappata la bocca. La scena è stata però notata da un passante che ha immediatamente chiamato il centralino dei carabinieri. Immediatamante sono partite due «gazzelle».
I tre ucraini, 25 anni, 30 anni e 19 anni, sono tutti pluripregiudicati per rapina e reati contro la persona. Dei tre, due erano recentemente usciti dal carcere. Nella tarda mattinata il gioielliere è stato portato al Policlinico Umberto I dove i medici gli hanno riscontrato sette giorni di prognosi per colpi al viso.