Rbs nel mirino per i superbonus

Il virus dei superbonus pagati dalle banche ai propri top manager con i soldi dei contribuenti contagia l’Europa: Royal Bank of Scotland ha riconosciuto bonus a sei zeri ai banchieri responsabili di aver comprato i titoli «subprime», che hanno poi costretto Londra a nazionalizzare il gruppo per non creare un secondo caso Lehman Brothers. Sulla responsabilità dell’ex ad di Rbs, Fred Goodwin, la Consob inglese potrebbe aprire un’inchiesta già in questi giorni, come accaduto ad Aig, il gigante assicurativo americano su cui impazzano le polemiche negli Stati Uniti. Dove, peraltro, Citigroup, Bank of America e Jp Morgan hanno lanciato un allarme contro le misure già approvate dalla Camera dei deputati la scorsa settimana, che prevedono una tassa del 90% sui «premi» assegnati ai manager dalle compagnie che hanno ricevuto aiuti pubblici. Anche il cancelliere tedesco Angela Merkel si è detta contraria a un divieto generalizzato di bonus ai manager.

Ma altri la pensano diversamente: i dirigenti della francese Société Generale hanno deciso di rinunciare completamente alle loro stock option. E il gruppo Vodafone, ha accantonato gli aumenti salariali per il personale nel Regno Unito e non pagherà alcun bonus.

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