«Un approdo funzionale e attrezzato porta una forte economia e se fossi un rappresentante delle istituzioni locali non trascurerei unopportunità così vantaggiosa». Matteo Marzotto, presidente dellEnit (lAgenzia nazionale del Turismo), di recente aveva commentato così la situazione italiana del diportismo, sottolineando tra laltro limportanza strategica di un comparto che tutti difendono a parole ma che attende fatti concreti da decenni. E che potrebbe rilanciare davvero leconomia dellintero Sud.
«Il settore della nautica - aveva aggiunto il presidente Enit - rappresenta una forte leva per il turismo in un Paese con tanti chilometri di coste e in cui esiste un gran numero di cantieri tra i migliori del mondo che producono imbarcazioni da 4 a 80 metri. La Spagna, che come la Francia lo ha capito meglio di noi, ha appena confermato il regime di esenzione fiscale per i superyacht delle Isole Canarie, attuato attraverso il registro per il loro uso commerciale».
E nei giorni scorsi Marzotto ha rincarato la dose visitando il Salone Nauticsud di Napoli che chiuderà i battenti domani: «È impensabile - ha detto - che il porto di Mergellina, che rappresenta il punto di partenza, la porta dingresso per destinazioni come Capri o Ischia, possa essere ridotto nelle condizioni in cui vediamo».
Lo abbiamo visto anche noi. E si tratta di condizioni davvero pietose.
Quindi, dopo aver ammirato i rendering dei progetti dellUnione Nazionale Armatori da Diporto, esposti in uno dei padiglioni della rassegna napoletana, ha aggiunto: «Se Mergellina fosse così preferirei tenere la mia barca a Napoli anziché a Porto Ercole. Un porto funzionale e attrezzato ha una forte ricaduta economica sulla città. Se io fossi un rappresentante delle istituzioni locali - ha ripetuto - non trascurerei questa grandissima opportunità.
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