Stefano Vladovich
Innamorati come due sposini di ritorno da una luna di miele, superano i varchi doganali e ritirano una valigia giunta da Bogotà con il volo successivo al loro. Dentro oltre mezzo chilo di «pasta» di cocaina mimetizzata nel caffè solubile. Giacomo D.S., operaio di 32 anni, e Mauricio Andrés C.S., 26 anni trans colombiano, avrebbero dovuto consegnarla ai narcos di Perugia se fra loro e la droga non si fossero messi di mezzo gli agenti del XIII commissariato. Gli uomini della squadra giudiziaria di Ostia, difatti, da tempo erano sulle loro tracce. Mercoledì i due sbarcano al Leonardo da Vinci. «I sospetti su di loro - racconta Rosario Vitarelli, dirigente del commissariato lidense - erano più che fondati ma non avevamo prove. Quando litaliano, in possesso di un permesso rilasciato dallAdR (la società che gestisce laeroporto di Fiumicino ndr) si è impossessato della valigia lo abbiamo seguito e, una volta allesterno, fermato». Fra indumenti, generi alimentari e souvenir d'ogni tipo, due barattoli di caffè istantaneo.
Recuperata «pasta» di coca sfuggita anche ai narco-test
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