Referendum in Scozia, gli indipendentisti salgono al 47%

A tre settimane dal voto cresce a sorpresa il fronte del "sì"

Referendum in Scozia, gli indipendentisti salgono al 47%

È la prima volta che la forbice si restringe al di sotto dei sei punti di percentuale. Contrari all'indipendenza: 53%, favorevoli 47%. E sebbene il sogno dei separatisti sia ancora molto lontano, a tre settimane dalla data dello storico referendum in Scozia previsto per il 18 settembre i margini dei due partiti iniziano sorprendentemente ad assottigliarsi.

L'ultimo sondaggio è stato diffuso oggi dal Daily Mail, e confermerebbe quella che era stata l'impressione iniziale dopo il dibattito televisivo di lunedì tra il leader indipendentista Alex Salmond, che guida lo Scottish National Party, e il volto della campagna del "no", il labourista Alistair Darling. Gli indipendentisti stanno guadagnando punti, e secondo quest'ultima inchiesta gli indecisi sarebbero ancora l'11% degli elettori.

Salmond è stato molto convincente nell'ultimi faccia a faccia, tanto che il 24,6% degli intervistati si dichiara molto più sicuro di votare "sì" all'indipendenza dopo lo show elettorale. Il numero uno di Yes Scotland, Blair Jenkins, commenta con entusiasmo l'ultima tendenza di opinione: "Questo sondaggio - dice - mostra che il risultato si gioca sul filo di lama e che il fronte del sì continua a crescere. Questo è il quarto sondaggio che mostra una crescita del "sì". Da Better Together, invece, minimizzano. Spiega il responsabile della campagna del "no", Blair McDougall: "Questo è un altro sondaggio che mostra come la maggioranza degli scozzesi vuole tenere unita la famiglia del Regno Unito". La questione, prova a argomentare, non è la vittoria o la sconfitta di un dibattito televisivo, perché "sono molto più importanti le discussioni che si svolgono nei luoghi di lavoro e nei pub". L'indipendenza "è un rischio che non dobbiamo prenderci".

I dati dell'inchiesta del Daily Mail sono stati raccolti, su un campione di mille elettori, prima che il primo ministro David Cameron parlasse della Scozia e della necessità di mantenere unita la Gran Bretagna.

Cameron è intervenuto nel dibattito sul referendum, come annunciato, all'annuale cena della Confederation of British Industry scozzese che si è svolta ieri sera a Glasgow: l'indipendenza significherebbe "mutui e contributi per la pensione più onerosi".

Nell'ultimo sondaggio svolto prima di quello diffuso oggi, gli indipendentisti si fermavano al 43%. Il fronte del sì alla Scozia libera sarebbe quindi in risalita di quattro punti percentuali.

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