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In rete la lista nera degli aerei

Il ministro Lunardi convoca Enac ed Enav: «Aumenteremo la sicurezza»

In rete la lista nera degli aerei

Eleonora Barbieri

Una lista nera dell’Unione europea sui voli a rischio. Quelli delle compagnie i cui aeromobili siano stati lasciati a terra, per ragioni di sicurezza, in uno dei Paesi dell’Unione. L’annuncio è arrivato ieri dal commissario ai Trasporti Jacques Barrot che, in un’intervista a una radio francese, ha dichiarato che l’elenco sarà reso pubblico su internet entro la fine dell’anno.
Una misura di sicurezza che diventa cruciale dopo le tragedie degli ultimi giorni: l’Atr 72 precipitato in mare il 6 agosto scorso; la tragedia di domenica nei cieli della Grecia, subito seguita da quella in Venezuela di martedì scorso, che ha colpito al cuore la Francia.
«C’è già l’appoggio dei principali Paesi dell’Unione», ha affermato Barrot. La base per la compilazione della lista sarebbe tutta in un accordo, già discusso dai ministri europei durante il Consiglio dello scorso aprile, sull’informazione ai passeggeri: fra le norme previste c’è anche l’obbligo, da parte dei diversi Paesi, di comunicare a Bruxelles i nomi delle compagnie vietate sul proprio territorio. Raccogliendo gli elenchi forniti dagli Stati sarebbe quindi possibile ottenere un quadro completo degli aerei a rischio. «Gli Stati membri - ha spiegato Barrot - hanno accettato in autunno, al Consiglio dei ministri Ue dei Trasporti, di rendere pubblici gli aerei e le compagnie che sono state oggetto di misure di interdizione o anche di limitazione al volo. Noi speriamo che con queste informazioni potremo pubblicare una sorta di “lista nera”. Aspetto solo che il Parlamento europeo ratifichi questo accordo, per poter disporre a fine anno di questa lista». Bisognerà superare le rimostranze di Francia, Spagna, Germania e Belgio, che premono per una maggiore coordinazione nella scelta dei criteri per stilare gli elenchi nazionali; ma nel programma della Commissione c’è anche un «bollino blu» da concedere alle compagnie più sicure dall’inizio del 2006.
E sempre ieri il ministro dei Trasporti Pietro Lunardi ha convocato i responsabili della sicurezza di Enac ed Enav e del dipartimento per la navigazione e il trasporto marittimo e aereo per discutere, entro la fine del mese, di come innalzare ulteriormente i livelli di sicurezza e di efficienza nel nostro Paese. Gli standard, in Italia e in Europa, sono già «altissimi», ha dichiarato Lunardi; ma il ministro intende esaminare «proposte in materia di corretta informazione ai passeggeri che integrino il quadro già a disposizione».

Perché, come dimostrano gli incidenti degli ultimi giorni, anche livelli di sicurezza elevati possono non essere sufficienti.

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