Ricordato 40 anni dopo il sacrificio di Jan Palach

Una corona di fiori gialli e rossi del Campidoglio è stata deposta davanti al monumento dedicato a Jan Palach, nella piazza che porta il suo nome nel Municipio II. A organizzare la cerimonia in onore del giovane che si diede fuoco a Praga per protestare contro l’invasione sovietica della Cecoslovacchia, è stata l’associazione culturale Italo-Germanica. Attorno al monumento, anche corone di fiori dei Municipi II e XX. «Da Roma - ha raccontato Gino Ragno, giornalista e segretario generale dell’associazione - avevamo rapporti con alcuni giovani dissidenti di Praga. Il ventuno agosto ci trovavamo proprio a Praga quando fummo svegliati alle tre al grido di “arrivano i russi”. Così, da giornalisti siamo diventati combattenti della causa. È ora di ricordare come il comunismo abbia rappresentato nel mondo l’infame violenza totalitaria». Il sindaco Gianni Alemanno ha inviato un messaggio a sostegno del ricordo di Jan Palach, definendolo «uno dei simboli non solo della resistenza anti-sovietica della Cecoslovacchia, ma di tutti coloro che nel mondo, per difendere i valori supremi di libertà e democrazia, hanno combattuto contro ogni tirannia».
In un altro messaggio, il presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini ha sottolineato che «la Primavera di Praga rimane nella memoria dei popoli come un’esperienza fondamentale nel cammino verso la democrazia di quella parte d’Europa che ha vissuto sotto l’oppressione del modello totalitario sovietico dal secondo dopoguerra al 1989».

Tra i presenti alla cerimonia, Marco Daniele Clarke, assessore del XX Municipio, Federico Rocca, consigliere comunale del Pdl e le rappresentanze diplomatiche in Italia della Repubblica Ceca e della Repubblica Slovacca.

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