Ha descritto il tragitto che lha portata a casa della «maestra Patrizia», ha parlato di una «casa bianca», di una «stanza rossa» con tantissimi peluche, ma anche di «giochi brutti» fatti in una «casa dei mostri» da uomini incappucciati di nero. La bambina di cinque anni, una delle 19 piccole presunte vittime di abusi nellasilo Olga Rovere di Rignano Flaminio, ha parlato per due ore davanti al gip di Tivoli Elvira Tamburelli. Avrebbe anche spiegato di non aver mai raccontato nulla di quei fatti a nessuno, se non a sua madre, tempo dopo, «perché allinizio non mi ricordavo». Una «testimonianza scioccante», secondo i difensori di parte civile Antonio Cardamone e Franco Merlino. Mentre Giosuè Bruno Naso, legale di una delle indagate, la maestra Silvana Magalotti, taglia corto: «Cè un problema di attendibilità. A mio parere la bimba ha recitato a soggetto». Linchiesta di Rignano sui presunti abusi vede tra gli indagati, oltre alla Magalotti, le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci e Assunta Pisani, lautore tv, marito della Del Meglio, Gianfranco Scancarello, la bidella Cristina Lunerti e il benzinaio cingalese Khelim De Silva, liberati dal riesame dopo essere stati arrestati ad aprile del 2007. Per cercare di garantire la veridicità dei racconti dei bimbi e per tutelarli, tutti sono stati sottoposti a perizia per accertarne la capacità di testimoniare.
Sui 12 finora esaminati, léquipe di neuropsichiatri infantili guidata da Angela Gigante ne ha esclusi tre, considerati inidonei a testimoniare. Tre sono quelli già interrogati, altri sei saranno sentiti entro febbraio dal gip Tamburelli, alla presenza del pm titolare dellinchiesta, Marco Mansi, dei legali degli indagati e delle parti civili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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