RIFORMA COSTITUZIONALE

Pareggio di bilancio in Costituzione e abolizione delle Province. Insieme con la manovra economica, accelerano anche le modifiche costituzionali: domani il Consiglio dei ministri approverà una legge costituzionale in cui si introduce il vincolo del pareggio di bilancio, ed una per attribuire alle Regioni le competenze ora a carico delle Province. Questo significa che, una volta modificata la Costituzione, tutte le Province dovrebbero essere abolite. A questo fine è necessaria una legge costituzionale, in quanto l’articolo 114 della nostra Carta fondamentale stabilisce che «la Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato». Per il via libera sarà necessaria una doppia votazione in ciascuna delle due Camere, con maggioranza qualificata di due terzi. Le Province, molto allarmate, chiedono al governo di istituire entro 15 giorni una commissione paritetica per proporre un piano di riordino nazionale.
La seconda modifica costituzionale è l’inserimento all’articolo 81 della Carta dell’obbligo di pareggio di bilancio, la cosiddetta golden rule (regola aurea) che impedisce ai governi di approvare una finanziaria in deficit. Una norma auspicata dall’Unione europea, e che in Italia riveste un particolare valore, tutt’altro che simbolico.

Gli obblighi dell’articolo 81 (la copertura obbligata delle leggi di spesa) aveva smesso da decenni di funzionare per un motivo molto semplice: la copertura da indicare è soltanto triennale. La «regola aurea» dovrebbe dunque tagliare l’erba sotto i piedi del cosiddetto «partito trasversale della spesa pubblica».

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