Riforma Dal governo più autonomia per le fondazioni liriche: la Scala festeggia

Via libera del Consiglio dei ministri al regolamento che avvia la riforma delle fondazioni liriche. Secondo la nuova normativa, le fondazioni liriche più virtuose potranno dotarsi di forme di autonomia speciale. Tali forme riguarderanno le fondazioni che presentano assoluta rilevanza internazionale, eccezionali capacità produttive, ingenti ricavi propri e un significativo e continuativo apporto finanziario di soggetti privati. «È il primo tassello della riforma voluta dal governo per risanare e rilanciare le fondazioni lirico sinfoniche – ha dichiarato il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giancarlo Galan –; entro fine anno mi impegno completare questa riforma, portando a termine tutti i restanti provvedimenti al riguardo». Nel regolamento sono inoltre individuati e specificati i requisiti richiesti per il riconoscimento dell'autonomia; la disciplina di questa forma organizzativa speciale; gli indirizzi sulla base dei quali le fondazioni liriche, una volta ottenuto tale riconoscimento, devono adeguare i propri statuti; i poteri di alta vigilanza attribuiti al ministro per i Beni e le attività culturali.
L'obiettivo del regolamento, spiega il Mibac, è valorizzare al meglio, attraverso una maggiore autonomia delle fondazioni liriche, la tradizione operistico-sinfonica del nostro Paese.

Il Teatro alla Scala ha espresso subito soddisfazione, in quanto si riconosce nei principi e nei requisiti previsti, grazie ai quali vede affermato il proprio specifico ruolo, commisurato alla sua rilevanza storica nazionale e internazionale, alla sua eccezionale capacità produttiva e non ultimo al suo efficiente modello gestionale. «È un passo importante e decisivo per il presente e il futuro della Scala - dichiara il Presidente della Fondazione, Letizia Moratti - che porteràil Teatro a un’ autonomia che già Arturo Toscanini auspicava nel 1923».

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