Rime patriottiche La poetessa canta il rischio secessione

Dopo secoli di feroci lotte,

di conquiste e guerre sanguinarie,

grazie alle insigni imprese di Garibaldi,

giunse l’agognato momento

della tua libertà e indipendenza

e della tanto sospirata unità,

così intensamente desiderata

dagli alti ideali del Risorgimento,

o amata Italia, cara Patria mia!

Quanto hai sofferto in passato,

sventurato popolo italico,

che hai versato lacrime amare,

combattendo coraggiosamente

con valoroso ardore patriottico

e credendo in una sola Nazione!

Ma oggi com’è preoccupante pensare

a certi fanatici e scellerati,

che calpestando la memoria

di coloro morti in tuo nome

vorrebbero nuovamente dividerti

dietro l’aberrante espressione,

fonte di rabbia e indignazione,

d’un ambiguo federalismo

pronto a condurre in futuro

all’inquietante piano d’una pericolosa secessione,

e povero e travagliato Paese!

Però il forte orgoglio nazionale

capace d’affratellare gli italiani

trionferà ovunque sovrano

e noi

sventoleremo con fierezza

il nostro vessillo tricolore

e ci commuoveremo sempre

cantando con la mano sul cuore

lo storico e celebre inno di Mameli,

indiscusso emblema d’un unico Stato.
*poetessa

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