Rinvio alle Camere: la botte dà il vino che ha

«Il Carnevale è finito» recitava la didascalia sotto una foto della manifestazione di Vicenza... Non è vero, perché in Italia è sempre Carnevale: peccato però che invece di farci ridere e divertire ci fa piangere, mentre chi ride sono gli altri Paesi, nonché «l'homo ridens», Prodi. C'era veramente qualcuno che si era illuso? Qualcuno che pensava che finalmente le cose stessero per cambiare? Non avevano fatto i conti con l'ineffabile «loro» Presidente Napolitano! Il vecchio adagio «la botte dà il vino che ha», nonché l'appartenenza alla medesima parrocchia, nella logica del «do ut des», hanno cancellato d'un colpo solo le illusioni che il «loro» aveva suscitato con la revisione dei fatti d'Ungheria e delle foibe. Tutto questo senza pensare minimamente al bene dell'Italia! Certo a lor signori interessa solamente dare addosso a Berlusconi ed in particolare stare attaccati alla poltrona, anche per consentire ai vari Caruso, Luxuria e via dicendo, di maturare la «pensioncina».

Non parliamo poi dei Follini «d'occasione». Quanto hanno pagato? Chi è ancora sul «mercato delle vacche»? Forza, chi è pronto batta un colpo e così «ti frego il mio elettore». Povera Italia e poveri noi che ancora crediamo nell'onestà.

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