Risolto il nodo in Polonia Oggi la vendita di Splitska

Unicredit chiude il capitolo Bph in Polonia e oggi, o al più tardi domani, firmerà la vendita della croata Splitska Banka. Una doppia partita con la quale l’amministratore delegato Alessandro Profumo risistema le partecipazioni nell’Est Europa ricevute in dote dalla tedesca Hvb. L’istituto di Zagabria, per il quale è in corsa anche la polacca Pko - aspetto, questo, che ha alimentato l’ipotesi di uno scambio con il governo di Varsavia -, era stato ceduto nel 2002 da Unicredit a Bank Austria (controllata di Hvb). Il destino della polacca Bph è stato, invece, sancito ieri mattina dal ministro del Tesoro Wojciech Jasinski che ha firmato la versione definitiva degli accordi del 5 aprile.
Entro ottobre 2008 Unicredit cederà «attraverso un processo internazionale competitivo e trasparente», il marchio Bph e 200 sportelli (sui 480 della banca). Scelti fra quelli che si sovrappongono a livello territoriale con le filiali dell’altra controllata Pekao (che integrerà le altre filiali Bph). Sul fronte dell’occupazione Unicredit, si è impegnato a rinunciare a tagli occupazionali fino al marzo 2008.

Risolto il nodo polacco, Profumo, si presenterà il 12 maggio all’assemblea di bilancio, convocata a Genova ai Magazzini del Cotone nell’area del Porto Antico per offrire uno spazio adeguato ai soci: dopo l’integrazione con Hvb il numero è aumentato a 276mila. Il 5 luglio, infine, Profumo illustrerà a Monaco alla comunità finanziaria, il piano triennale.

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