La rissa è scoppiata violenta tra tre o quattro, qualcuno dice anche cinque, nordafricani armati di coltello, ma quando sono arrivati i carabinieri i contendenti si erano già dileguati. Tutti fuorché un magrebino trovato privo di conoscenza a pochi metri di distanza dallo scontro con una profonda ferita al capo. Addosso il passaporto intestato a un marocchino di 40 anni, clandestino ma privo di precedenti. Ora è grave a Niguarda e si attende riprenda conoscenza per capire cosa sia successo. Anche se è forte il sospetto si sia trattato di un regolamento di conti nel mondo dello spaccio.
Teatro della battaglia via Fortezza, davanti al civico 21, alla Bicocca. Sono da poco passate le 7 quando i duellanti si affrontano allarma bianca. Le grida richiamano lattenzione dei pochi passanti e di alcuni residenti che si affacciano per vedere cosa stia succedendo. Alcuni testimoni più tardi diranno di aver visto dalle tre alle cinque persone, tutte di origine nordafricana, intenti a colpirsi con ferocia. Qualcuno giura di aver visto in mano agli stranieri anche un grosso machete, che poi non sarà ritrovato.
La prima segnalazione giunge ai carabinieri alle 7.20, seguita da quella di unambulanza del 118, subito arrivata sul posto. Le prime gazzelle dellArma tuttavia trovano qualche indumento sporco di sangue e nientaltro. Alcune grosse macchie rosse però indicano che cè almeno un ferito grave. I militari le seguono, girano langolo, qualche metro ancora e trovano un uomo a terra, privo di conoscenza con un grosso buco in testa. Causato da un coltello, non dal fantomatico machete. Il ferito ha un passaporto marocchino intestato a un tal Abdelhadi, 40 anni. Dai controlli non risulta nessuno straniero regolare in Italia con quel nome, ma neppure pregiudicato: insomma un perfetto sconosciuto. Viene portato in codice rosso a Niguarda e operato: è in prognosi riservata ma secondo i medici, superate le prime ore solitamente critiche, potrebbe cavarsela. E forse spiegare ai carabinieri cosa è successo e soprattutto perché.
Intanto, dai primi sopralluoghi, spuntano fuori un paio di coltelli sporchi di sangue, gettati in un cestino di rifiuti. Incompatibili però con la ferita riportata da Abdelhadi. Il ritrovamento che dice alcune cose: che tutti erano armati e pronti allo scontro e che forse i contendenti si erano dati appuntamento. Ovviamente per regolare alcuni conti, con ogni probabilità legati allo spaccio di droga. Ma soprattutto che qualche altro partecipante alla rissa è rimasto ferito, anche se nessun nordafricano si è finora presentato in qualche pronto soccorso con ferite darma da taglio.
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