Ritorna in rosso ad aprile la raccolta dei fondi comuni

In base alle rilevazioni di Assogestioni, l’industria italiana del risparmio gestito chiude il mese di aprile con il segno meno dopo aver momentaneamente fatto registrare un saldo positivo a marzo. In particolare, ad aprile, i riscatti ammontano complessivamente a 1,3 miliardi di euro: di questi, 681 milioni fanno capo alle Gestioni collettive, quelle che raggruppano i fondi comuni aperti e i fondi chiusi, mentre i restanti 618 milioni sono ascrivibili alle Gestioni di portafoglio, che invece includono sia le gestioni del pubblico retail che quelle relative agli investitori istituzionali. A livello di fondi comuni d’investimento aperti le sottoscrizioni si concentrano primariamente sui prodotti obbligazionari che nel mese hanno raccolto quasi 1,6 miliardi di euro. Tutti in rosso, al contrario, i saldi mensili delle altre principali categorie di fondi: azionari (-1,2 miliardi), bilanciati (-118 milioni), flessibili (-752 milioni), monetari (-141 milioni) e hedge fund (-319 milioni). Per quanto riguarda invece il patrimonio, i fondi obbligazionari totalizzano il 45,3% del totale, seguiti dagli azionari (22,1%), dai flessibili (14,3%), dai monetari (10,5%) e dai bilanciati (4,7%). I fondi di diritto estero raccolgono complessivamente poco meno di 1,1 miliardi di euro mentre quelli di diritto italiano segnano un saldo mensile negativo per circa 2,1 miliardi.

L’effetto dei mercati finanziari, l’attività di gestione e la raccolta positiva fanno arretrare il patrimonio complessivo dell’industria italiana del risparmio gestito dai 975 miliardi di euro di fine marzo agli attuali 967 miliardi. Alla fine di aprile, i prodotti esteri rappresentano più del 65,5% del patrimonio gestito dei fondi aperti mentre ai prodotti di diritto italiano va invece il restante 34,5% degli asset.

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