RomaUn grande seminterrato, senza finestre, con unuscita di sicurezza bloccata. In condizioni del genere cè voluto poco, sabato notte, a trasformare una festa privata nel circolo Sabor Latino di via Cappadocia, a San Giovanni, frequentato da sudamericani, in una tragedia. Quattro giovani sono morti asfissiati, probabilmente perché non sono riusciti ad aprire in tempo la porta antincendio difettosa di questo garage di 200 metri quadrati adibito a salone da ballo.
È questa lipotesi che sta valutando il pm Bice Barboni, che ha aperto uninchiesta per omicidio colposo plurimo. Accusa che ieri i carabinieri hanno contestato al titolare del locale, un macedone di 50 anni, al termine di un interrogatorio durante il quale limmigrato ha negato che la porta fosse chiusa. Nellinformativa inviata in Procura gli investigatori ricostruiscono laccaduto e concludono che, se luscita antincendio non fosse stata bloccata, è probabile che i quattro ragazzi si sarebbero potuti salvare.
Le vittime sono J.C.O.A, peruviano di 24 anni, dj della festa, M.V.D., un operaio romeno di 24 anni, e due ragazze, N.A.Z.G., 25 anni, del Salvador, e V.A.B.A, 21 anni, del Guatemala. Per loro non sono state letali le ustioni, ma le esalazioni tossiche che si sono sprigionate dai materiali bruciati. Il corpo di una delle vittime è stato trovato allesterno del locale, poco fuori luscita di sicurezza, gli altri nei pressi della via duscita. Lincendio sarebbe di origine accidentale, provocato dal malfunzionamento dellimpianto elettrico non a norma, forse un sovraccarico elettrico, causato dagli amplificatori. Da lì sarebbe partita la fiammata che ha in poco tempo riempito di fumo il locale. I carabinieri stanno ancora aspettando il rapporto definitivo dei vigili del fuoco, ma lipotesi dolosa sembra comunque esclusa. Tutta da chiarire invece la posizione del macedone e il dettaglio, cruciale per lindagine, delluscita di sicurezza. I carabinieri non hanno trovato lucchetti, la porta era aperta ma forzata. Alcuni testimoni hanno raccontato che da alcuni giorni era malfunzionante.
Ora gli accertamenti tecnici dovranno chiarire se era aperta e i giovani non sono riusciti a raggiungerla perché sopraffatti prima dal fumo o se sia stata forzata dallesterno, quando era ormai troppo tardi, da chi era riuscito a mettersi in salvo. Gli altri partecipanti alla festa, infatti, una quarantina di persone in tutto, quando si sono sprigionate le fiamme hanno scelto, nel panico generale, di correre verso lingresso principale e non hanno avuto problemi. Chi ha deciso di scappare dal retro, invece, non ce lha fatta. Tra loro il dj. Appena lamplificatore ha preso fuoco il peruviano ha cercato di spegnere lincendio assieme ad altre persone, ma si è reso conto che non ci sarebbe riuscito ed è fuggito via, scegliendo la strada sbagliata in un luogo che già in passato aveva avuto problemi perché considerato non a norma. È stato il sindaco Gianni Alemanno, nellesprimere il proprio «dolore per le vittime», a ricordare che al Sabor Latino era stato vietato «lintrattenimento danzante nel dicembre del 2009 perché privo dei requisiti previsti per questo tipo di attività».
Le indagini dovranno verificare se il titolare avesse le autorizzazioni necessarie e, soprattutto, se nel locale fossero state applicate le norme di sicurezza e antincendio.
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