Sono in arrivo a Roma 1500 nuovi vigili urbani. Lo ha annunciato il sindaco Walter Veltroni, a seguito degli impegni presi da Romano Prodi. «Il numero dei vigili urbani - ha detto il sindaco - potrà finalmente essere significativamente aumentato, rispondendo a una delle esigenze più acute e più sentite della nostra comunità cittadina. Nellarco dei prossimi cinque anni, infatti, grazie alla deroga al blocco del turn over e grazie agli altri provvedimenti di rafforzamento dellautonomia finanziaria dei comuni che Romano Prodi si è impegnato ad attuare, il Comune potrà procedere allassunzione di 1500 nuovi agenti della polizia municipale, a partire dalle 300 assunzioni per le quali il concorso è stato già bandito».
«Con questo grande sforzo - ha aggiunto Veltroni - non soltanto verrà ricoperto integralmente lattuale turn over, ma si potrà cogliere lobiettivo di accrescere il numero complessivo di vigili, che oggi è assolutamente sottodimensionato rispetto alle esigenze di controllo e di intervento in una città così vasta, per popolazione e per territorio, come Roma». «Sento di dover sottolineare - ha continuato il sindaco - nel momento in cui si profila questa svolta positiva per il Corpo dei vigili e per la città intera, la professionalità, il senso civico e lo spirito di sacrificio con cui le donne e gli uomini della municipale hanno saputo e sanno superare nel loro lavoro quotidiano le drammatiche carenze di organico con cui hanno dovuto finora fare i conti».
Caustico il commento del candidato del centrodestra a sindaco Gianni Alemanno: «Apprendo con stupore che il nuovo governo avrebbe assicurato lassunzione di 1500 vigili urbani. Mi chiedo di quale governo si tratti, dal momento che Prodi non ha ricevuto alcun incarico, e quali garanzie su tali assunzioni possa dare un sindaco in scadenza che non può sapere se sarà ancora in carica dopo le elezioni del 28 e 29 maggio. Con questo tipo di promesse a meno di un mese dal voto - continua Alemanno - non si fa che prendere in giro gli elettori. Non è serio firmare assegni in bianco ai cittadini a nome di un governo che non si è nemmeno insediato. Piuttosto Veltroni dovrebbe spiegare ai vigili come mai il regolamento dellordinamento professionale, a ben tre anni dalla delibera di giunta, non sia stato nemmeno attuato». Lannuncio di Veltroni non soddisfa neppure i sindacati. «Senza scrivere nuove regole che differenzino le dotazioni organiche, i contratti e i fondi salariali accessori tra vigili e dipendenti amministrativi dei comuni - sostiene il segretario romano del Sulpm, Alessandro Marchetti - lo sblocco delle assunzioni rischia di perdere utilità nel giro di poco tempo. Oggi, infatti, una volta assunto il vigile diventa come un qualsiasi dipendente comunale e può persino ottenere il trasferimento nei ruoli amministrativi. Per questo nella passata legislatura la I commissione affari istituzionali della Camera aveva licenziato una proposta di legge che stabiliva queste regole ed inoltre slegava i vigili da alcuni lacciuoli burocratici che oggi gli impediscono di poter intervenire per tutelare davvero la sicurezza dei cittadini, quali appunto il contratto separato dagli altri dipendenti amministrativi, leliminazione dei limiti alla qualifica di polizia giudiziaria, larmamento ed il riconoscimento quale forza di polizia locale». «Se nei passati 5 anni - dice ancora Marchetti - Veltroni non è riuscito a far approvare dal Consiglio comunale il regolamento dellarmamento e, dopo tre anni dal suo varo, il regolamento dellordinamento professionale, chi deve dirci con esattezza chi deve fare cosa nella polizia municipale? Chi può credere davvero che solo 1500 vigili in più possano risolvere il problema? Senza mettere questi paletti legislativi, lannuncio prima ancora che si formi il governo, che Roma potrà assumere più vigili, sa molto di propaganda elettorale e comunque rischierebbe di essere vanificato tutto nel giro di poco tempo».
Soddisfatto, invece, il presidente dellArvu (associazione romana vigili urbani) Mauro Cordova.
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