Roma, il blogger Adinolfi aggredito da otto giovani Sallusti: totale solidarietà

Il giornalista ed ex candidato alle primarie del Pd è stato aggredito la notte scorsa nel centro della Capitale. Il direttore del Giornale: "Totale solidarietà, ma è ridicolo tentare di coinvolgermi"

Roma, il blogger Adinolfi 
aggredito da otto giovani 
Sallusti: totale solidarietà

Milano - Il blogger Mario Adinolfi, direttore del settimanale The Week ed ex candidato del Pd alle primarie del 2009, è stato aggredito ieri sera nella Capitale. "Sabato sera Blob ha rimandato in onda la scena, tratta da Agorà su Raitre, in cui il direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, si augurava platealmente che io venissi picchiato. Tre ore dopo è stato accontentato", ha raccontato su Facebook. E scatta la strumentalizzazione, anche se lo stesso Adinolfi ha ammesso "di non ritenere che sia stata un'aggressione politica. Chi mi ha colpito probabilmente neanche sa chi sia Sallusti, nè io considero in alcun modo il direttore del Giornale mandante morale di questa aggressione".

Sallusti: "Totale solidarietà" Il direttore del Giornale ha espresso la totale solidarietà a Mario Adinolfi, vittima "dell'ingiustificabile aggressione subita". "Mi spiace che qualcuno stia strumentalizzando un mio diverbio televisivo con Adinolfi - ha detto Alessandro Sallusti -, con il quale ho avuto un acceso dibattito in tv nei giorni degli scontri studenteschi proprio sulla gravità di qualsiasi atto di violenza che non può essere in alcun caso minimizzato o giustificato". E poi: "Attribuirmi responsabilità morali per quanto accaduto - ha concluso -, è inaccettabile e ridicolo".

La dinamica dei fatti Sul popolare social network Adinolfi ha raccontato la dinamica dell'aggressione, probabilmente scaturita da un diverbio "stradale". "Alle 23.30 mi trovavo ad attraversare la strada all’intersezione tra via dei Colli Portuensi, circonvallazione Gianicolense e via Gasparri (sic).

Quattro motorini, particolarmente euforici perchè il sabato sera bisogna esserlo, decidevano di giocare alla caccia al pedone", ha spiegato, "li ho mandati sonoramente a quel Paese, sembrava la solita idiozia che si vive sulle strade romane, invece gli otto occupanti dei mezzi decidono di venire a sbarrarmi il passo". " E proprio al grido di "ciccione" parte un destro sul mio labbro e un colpo di casco s'abbatte sulla mia arcata sopraciliare sinistra", così la serata di Adinolfi finisce al Pronto Soccorso.

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