A Roma c’è chi comincia a drogarsi a 9 anni

Già a nove anni il primo contatto con la droga. Sempre più precoce l’avvicinamento dei giovanissimi alle sostanze stupefacenti. Sale del 30 per cento in un solo anno l’uso di cocaina a Roma. L’allarme, destinato a scuotere famiglie, scuola, comunità di recupero e associazioni di volontariato, emerge dalla relazione annuale dell'Agenzia comunale per le tossicodipendenze presentata ieri dall’assessore capitolino alla Scuola, Laura Marsilio, e dal presidente, Massimo Canu. I dati sono relativi agli utenti dei 14 centri comunali di accoglienza e riabilitazione, e prendono in esame l’arco di tempo degli ultimi sette anni.
Nel 2009 le persone che si sono direttamente rivolte ai centri comunali e hanno fruito in generale dei servizi sono state 1.930: 1.623 maschi (84,1 per cento), 292 donne (15,13 per cento), 2 transessuali. L’età degli utenti va dai 16 ai 67 anni, con una media di 37-38 anni. Quella del primo utilizzo di stupefacenti (o di alcool) si aggira in media sui 19 anni. «Ma si sono registrati, si legge nel rapporto dell’Agenzia, casi limite di primi contatti di 9 e 52 anni». E se sorprende, possiamo dire, che ci sia chi assuma sostanze per la prima a volta a 52 anni, è invece devastante l’idea che la stessa esperienza la possa fare un bambino di 9 anni. Un caso limite, ma emblematico dell’emergenza droga a Roma.
Per quanto riguarda la tipologia, la sostanza stupefacente più utilizzata da chi si rivolge ai centri di assistenza rimane ancora l’eroina (36,9 per cento). Seguono la cocaina (36,7 per cento), l’alcool (9,6 per cento), la cannabis (7,2 per cento). Non pochi (6,6 per cento) fanno uso contemporaneamente di più sostanze. Per la prima volta l’uso di cocaina, questo il fatto più eclatante, raggiunge quello di eroina (34,4 per cento). Parliamo di quanti si rivolgono alle strutture di assistenza, ma è lecito supporre un andamento analogo in tutta la città. Il dato più allarmante, però, è il vertiginoso aumento del consumo di cocaina: +30 per cento nel 2009. E non è l’unico motivo di apprensione. Anche per quanto riguarda l’alcool, l’Agenzia rileva, dopo un andamento più o meno costante del consumo dal 2003 al 2008, un notevole innalzamento (+19 per cento) nell’ultimo anno. Se non fosse chiaro, stiamo parlando soprattutto di superalcolici ad alta gradazione, responsabili a volte di tragedie della strada o drammi familiari.
Ancora più preoccupanti i dati relativi a chi si rivolge ai servizi telefonici (numeri verdi) dei centri di assistenza. In questa fascia, stando alle dichiarazioni, la sostanza nettamente più usata è la cocaina (42,8 per cento), seguita da eroina (30,4 per cento), cannabis (9,5 per cento), alcool (9 per cento). La relazione registra anche una correlazione tra l’età e le diverse sostanze assunte. I più giovani (21-35 anni) utilizzano abitualmente la cocaina, i consumatori di eroina sono più adulti (36-45 anni). Un quadro desolante. «Servono risposte soprattutto per i giovani», afferma l’assessore Laura Marsilio, che si è impegnata a portare all’attenzione del sindaco la questione. Per consigliere comunale del Pdl Samuele Piccolo non c’è un minuto da perdere: «Nella capitale è ormai emergenza-droga.

Serve una lotta a tappeto a cominciare dalle scuole, dalle elementari, visto che l’età del primo contatto con le droghe si abbassa sempre di più. Non bisogna aver timore di lanciare messaggi duri - ribadisce - se vogliamo evitare che quel 30 per cento in più in un solo anno di consumatori di cocaina aumenti in modo esponenziale».

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