Cronaca locale

La banda degli orologi colpisce ex manager: "Accento napoletano"

Due rapine in poco meno di un'ora da parte della stessa coppia di malviventi con accento napoletano in sella ad uno scooter: un bottino di circa 40mila euro che rientra nel cosiddetto fenomeno dei pendolari del crimine

La banda degli orologi colpisce ex manager: "Accento napoletano"

Ancora un colpo a Roma da parte della cosiddetta banda degli orologi, che è entrata nuovamente in azione durante la giornata di ieri, sabato 29 febbraio.

I responsabili, risultati dalle descrizioni effettuate dalle vittime due uomini in sella ad uno scooter, si sono resi protagonisti di due distinti episodi di rapina, avvenuti tra il quartiere Fleming e la zona di Ponte Milvio a poco meno di un'ora di distanza l'uno dall'altro. Decisamente ricco il bottino per la coppia di malviventi, che racimola due orologi preziosi del valore complessivo di 40mila euro.

È all'incirca mezzogiorno, quando i rapinatori in scooter colpiscono per la prima volta in via Lungotevere Flaminio. Vittima l'ex manager e responsabile del noto marchio di abbigliamento "Miss Sixty" Paolo Bodo, che è stato assalito poco dopo aver posteggiato la propria autovettura nelle vicinanze di villa Glori. Dopo pochi passi percorsi sul lungotevere, il noto imprenditore è stato avvicinato dai due malviventi, che gli hanno bloccato la strada e lo hanno pestato, facendolo rovinare a terra. Stordito per l'inatteso quanto violento assalto, Bodo non ha potuto opporre alcuna resistenza al furto del proprio orologio, che gli è stato sfilato dal polso: i due malviventi si sono immediatamente allontanati con un pezzo del valore di circa 30mila euro.

Dopo essersi ripreso, il manager ha contattato telefonicamente le forze dell'ordine ed il 118. Assistito dal personale medico di un'ambulanza, se l'è cavata con delle escoriazioni alle braccia ed al volto. Secondo quanto da lui riferito agli uomini della squadra volanti di Roma, i malviventi avevano un chiaro accento napoletano. "Ho avuto paura, è accaduto tutto molto veloce", ha raccontato Bodo agli inquirenti come riportato da "Il Messaggero". "Ho lasciato l' auto ma non pensavo di essere seguito. Poi, mi sono ritrovato quei due addosso e mi hanno fatto male per strapparmi il cinturino", ha concluso.

Poco più di mezzora dopo il primo raid, i rapinatori hanno colpito nuovamente, stavolta nella zona della Farnesina. A divenire obiettivo della coppia un dentista che stava percorrendo via dei Giuochi Istmici. Dopo averlo sorpreso alle spalle, lo hanno spintonato e strattonato con forza, riuscendo quindi ad impossessarsi del suo orologio da polso del valore di circa 10mila euro. Anche in questo caso rapida la fuga dei due, che hanno fatto perdere le proprie tracce ancor prima dell'arrivo sul posto degli uomini della polizia di Stato di Roma. Inutile il tentativo di organizzare dei posti di blocco studiati sul probabile percorso dei malviventi, i quali molto probabilmente, secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, devono essersi liberati dello scooter per non dare nell'occhio e potersi mischiare con gli altri numerosi passanti in zona Ponte Milvio.

In sede di indagine le informazioni fornite da entrambe le vittime coincidevano perfettamente, dunque la stessa coppia ha agito in entrambe le incursioni.

Tutto pare rientrare nel cosiddetto fenomeno dei "pendolari del crimine", documentato da anni: sono circa un centinaio i casi registrati di rapinatori di origini campane che colpiscono a Roma con rapidi blitz per poi fare ritorno a casa.

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