Roma, la seduce sul web e si fa pagare una cena da centinaia di euro. Era un truffatore seriale

Smascherato il ladro galantuomo che si fingeva nobile e ricco e truffava le donne conosciute nelle chat per single

Roma, la seduce sul web e si fa pagare una cena da centinaia di euro. Era un truffatore seriale

Vatti a fidare di chi tesse la sua tela in Rete. Che le conoscenze fatte tramite le mille ed una piattaforma per cuori solitari siano una roulette russa non è certo una novità. Quello che appare scontato in un momento della vita, però, potrebbe non essere tale in un altro. Nei periodi di malinconia, ad esempio, quando le amiche ti spingono a levarti di dosso un po’ di grigiore. È cominciata così per una trentenne romana che ha pensato di aver trovato l’anima gemella in una chat per single.

Lui si era presentato in maniera impeccabile. Le aveva raccontato di essere il rampollo di una nota famiglia di imprenditori meneghini e nelle loro lunghe conversazioni virtuali aveva saputo dire le parole giuste. Tanto che, come racconta Il Messaggero, dopo poco è scattato il fatidico primo appuntamento. Ovviamente la location individuata dal misterioso gentleman non poteva non essere un ristorante stellato e pretenzioso. Il tête-à-tête procede a gonfie vele. Con il suo fare aristocratico e garbato, lui si conferma l’uomo dei sogni che lei stava aspettando. Ma la sorpresa è dietro l’angolo.

Il vero colpo di teatro arriva assieme al conto da saldare. È a quel punto che il corteggiatore si accorge di aver lasciato portafogli e chiavi a casa. Come fare? Ci pensa la giovane romana a pagare la cena romantica e ad anticipare i soldi da dare al presunto fabbro che forzerà la serratura permettendo a lui di fare ritorno nel suo appartamento. “Ti faccio subito un bonifico”, la rassicura il giovane rampollo prima di congedarsi. Ma quei soldi non glieli ha mai restituiti. E non solo: dopo il rocambolesco rendez-vous, l’uomo si è dissolto come neve al sole ed ha persino cancellato il suo account virtuale.

La ragazza comincia a vederci chiaro e decide di denunciare tutto agli agenti del commissariato di Vescovio vincendo l’imbarazzo. Non c’è voluto molto ad individuare il Casanova 2.0. Pare infatti che quell’uomo lombardo non collezionasse solo donne ingenue ma anche precedenti.

E che non fosse nemmeno un ricco imprenditore bensì un farabutto pluripregiudicato. Si era rifugiato in un bed and breakfast del centro dove è stato raggiunto dall’ennesima denuncia in stato di libertà. Soprattutto quella di continuare a tessere, praticamente indisturbato, la sua rete.

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