Cronaca locale

Usavano borse schermate per taccheggiare negozi: così agiva banda di ladri

I criminali saccheggiavano con disinvoltura i negozi in centro utilizzando borse schermate da fogli di alluminio capaci di eludere i controlli

Usavano borse schermate per taccheggiare negozi: così agiva banda di ladri

Borse schermate per eludere i controlli. In vista delle prossime festività natalizie inizia l’assalto ai negozi della capitale da parte di cittadini e turisti che vanno alla ricerca del regalo perfetto. E nelle stesse vie del centro storico i carabinieri della Stazione Roma San Lorenzo in Lucina stanno svolgendo un’attenta vigilanza a persone ed esercizi commerciali che, particolarmente in questo periodo, vengono presi di mira dai malintenzionati.

L’ultimo caso di criminali fermati è quello avvenuto lungo via del Corso e via dei Condotti dove agivano con fare disinvolto cinque cubani, un uomo e quattro donne. I ladri sono finiti in manette con l’accusa di furto aggravato in concorso. Li hanno seguiti lungo le strade del centro dove agivano con fare disinvolto, consumando una serie di furti nei negozi. Prelevavano capi di abbigliamento e li occultavano in borse schermate da fogli di alluminio, capaci di eludere le barriere antitaccheggio.

Il gruppo però, composto come detto da 5 cittadini cubani, non è sfuggito ai militari. I carabinieri hanno notato i movimenti dei complici che si muovevano compulsivamente da un negozio all’altro con grosse borse natalizie al seguito e così hanno deciso di seguirli, sorprendendoli all’interno di un negozio di via Condotti e fermandoli per un controllo appena superate le casse. Occultati nelle borse schermate sono stati rinvenuti borselli e borse di una nota boutique, del valore di 3.500 euro, rubati poco prima, e diversi capi di abbigliamento appena prelevati illecitamente.

Tutta la refurtiva è stata recuperata e riconsegnata mentre gli arrestati sono stati portati in caserma e trattenuti nelle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo. Un copione che ricorda il set con Paola Cortellesi in “Come un gatto in tangenziale”. E in questo contesto non si può non parlare delle gemelle del furto. Che quella pellicola ha rese famose. Due ladre compulsive.

È stato il palcoscenico del Tribunale a condannarle. Davanti al giudice le gemelle attrici, Alessandra e Valentina Giudicessa, sono state condannate a un anno di reclusione con l’accusa di furto con destrezza per aver rubato diciotto capi d’abbigliamento del valore di quattromila 794 euro. La sentenza è stata pronunciata dal giudice, Sergio Natale, al termine del rito abbreviato. Pamela e Sue Ellen (questi i nomi delle gemelle nel film) erano state arrestate con obbligo di domicilio il 9 febbraio scorso, al termine delle indagini coordinate dal pm, Vincenzo Barba.

Ma il colpo risaliva al 13 dicembre 2018, ai danni del negozio d’abbigliamento Falconieri, in viale Europa, all’Eur. Si tratta della prima condanna delle due attrici, finite nei guai già tre volte a causa di furti in vari esercizi commerciali. Il primo della serie, datato 16 aprile 2018, era avvenuto alla VisionOttica in viale Giulio Cesare. L’ultimo invece è dello scorso 18 ottobre, quando Alessandra e Valentina sono state fermate un attimo dopo aver infilato le mani nella borsa di un’anziana per sottrarle il portafogli in un supermercato di via dell’Acquafredda (Bravetta).

Sarà Natale anche per loro, ma si spera che nel futuro non accadano più atti criminali come questi.

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