Cronaca locale

Su Rousseau via al voto per i facilitatori: ma nel Lazio si candida la grillina espulsa

C'è anche Monica Montella tra i candidati al ruolo di facilitatore nel Lazio. Era stata espulsa dal gruppo grillino in Campidoglio nei giorni scorsi per le critiche alla giunta Raggi. Il voto dalle 10 alle 19 sulla piattaforma Rousseau

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Prende il via su Rousseau il voto per l’elezione dei facilitatori regionali. I nuovi "dirigenti" del Movimento 5 Stelle che avranno il compito di gestire i rapporti con gli eletti, formare e organizzare i militanti e seguire le relazioni con associazioni, comitati ed enti locali. Insomma dalla rete si torna alla realtà. Ma il voto si preannuncia frizzante visto che, come ha scoperto il quotidiano Il Tempo, tra i candidati al ruolo di facilitatore c’è anche un’espulsa dal Movimento.

Si tratta di Monica Montella, critica della gestione di Virginia Raggi, da sempre si scaglia contro le iniziative della giunta grillina in Campidoglio, che secondo la consigliera dissidente non ha rispettato il "patto con gli elettori”. Le critiche martellanti su Facebook e in aula Giulio Cesare hanno portato i consiglieri di maggioranza a prendere la decisione più drastica: espellere Montella dal gruppo dei pentastellati.

La decisione ancora non è ufficiale, bisognerà attendere l’accettazione della richiesta di allontanamento da parte del segretariato, ma la pasionaria si sarebbe già spostata nei banchi del gruppo misto, assieme ad un’altra frondista, Cristina Grancio, che in passato si era opposta alla realizzazione del discusso stadio della Roma. Risultato? Espulsa anche lei dal gruppo di maggioranza che ora risulta decimato: solo 27 consiglieri su un totale di 48 seggi.

L’espulsione dal gruppo capitolino è stata seguita anche da quella dal movimento. Il fascicolo è stato inoltrato al collegio dei probiviri del partito di Grillo. Ma evidentemente ancora non è stato esaminato, visto che il nome di Monica Montella figura tra quelli dei sei candidati al ruolo di facilitatori regionali per il Lazio. Se venisse eletta dalla piattaforma Rousseau ne verrebbe fuori l’ennesimo corto circuito per il movimento di Luigi Di Maio. Espellerla contro la volontà popolare, o tenerla contro la volontà del partito?

"Questi giorni di esposizione pubblica dei nominativi sono estremamente importanti sia per consentire agli iscritti di guardare con attenzione i profili dei candidati e poter scegliere con la massima consapevolezza il giorno del voto, sia per permettere al Collegio dei probiviri e al Comitato di Garanzia di recepire ulteriori segnalazioni utili a tutela del Movimento 5 Stelle", sottolinea intanto il capo politico, Luigi Di Maio dal Blog delle Stelle. Ma dal collegio dei probiviri questi nomi li avranno letti? Evidentemente no.

A sfidare la "quasi ex" grillina dissidente, che si candida a diventare "facilitatrice" nel campo delle relazioni interne del Movimento nel Lazio, ci sono Francesco Silvestri, vicecapogruppo alla Camera dei Deputati, Gabriele Lorenzoni, eletto alla Camera, ed un'altra candidata che fa discutere: Francesca De Vito, consigliere regionale e sorella di Marcello De Vito, il presidente dell’Assemblea Capitolina, imputato per corruzione nel processo sullo Stadio della Roma.

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