Cronaca locale

Vigili urbani romani in felpa e jeans, l'ira della Lamorgese

Il ministro dell'Interno Lamorgese ha richiamato i vigili urbani della capitale ad indossare la divisa d'ordinanza per dare un senso di sicurezza in più ai cittadini romani

Vigili urbani romani in felpa e jeans, l'ira della Lamorgese

I cittadini si sentono più sicuri e protetti se vedono l'uniforme addosso alle forze dell'ordine. Questo tema scottante riguarda i vigili urbani della Capitale, ultimamente abituati ad indossare felpe e comodi jeans.

A strigliarli ci ha pensato direttamente il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. Come riporta IlMessaggero.it, la Lamorgese attribuisce al tema una certa rilevanza perché non è soltanto una questione di look.

Il richiamo

Multare o rincorrere abusivi in tuta o in altri abiti "casual" non va bene ed il ministro lo ha sottolineato durante la discussione organizzata da Arel su "legalità e sviluppo nelle grandi città e il caso Roma" e condotta dall'ex ministro Marianna Madia. La Lamorgese, con quarant'anni di carriera nelle forze dell'ordine, ha voluto sottolineare l'importanza di essere riconosciuti in prima linea. "Noto - ha dichiarato - che a volte gli agenti della Polizia locale preferiscono andare in servizio in abiti civili". L’uniforme, invece, "è utile per migliorare la percezione della sicurezza, pensiamo anche solo all’effetto della presenza fissa dei soldati", ha rimarcato la titolare del Viminale.

Qundi, cari vigili urbani, basta felpe e jeans ma indossate la divisa.

Un dress code che non ha pace

Ma questo tema è già stato ampiamente discusso e dibattutto nella Capitale. L'attuale Comandante dei vigili urbani, Antonio Di Maggio, nominato dalla sindaca Virginia Raggi a metà marzo del 2018, provò subito a mettere al bando i giubbini catarifrangenti indossati da molti caschi bianchi sopra le t-shirt o i maglioni. Sia per una questione di forma perchè "dobbiamo riscoprire l’orgoglio della divisa - aveva scritto nella lettera d’insediamento - sia per ragioni di efficacia. Vedere una divisa in strada può essere un ottimo deterrente per i malintenzionati", spiegava Di Maggio.

Vigili e sindacati

Ma è botta e risposta con i sindacati: negli ultimi due anni, i vigili urbani hanno lamentato la scomodità degli armadietti per cambiarsi e c'è chi ha rimarcato il fondamentale apporto degli "abiti civili" per inseguire gli ambulanti senza licenza. Qualche agente ha rivelato ai superiori di non entrare più nelle vecchie divise per via dei chili di troppo. Anche nell’ultimo appalto delle divise si parla di approvvigionamenti necessari per il "cambio taglie" dei sottoposti.

I sindacati, al contrario, lamentano il ritardo nelle forniture: "Gli agenti neo-assunti, spesso devono aspettare parecchio prima di poter infilare giacca e pantaloni d’ordinanza", dice Mauro Cordova dell’Arvu (Associazione romana vigili urbani). Ma in realtà, basta andare in giro per le strade della Capitale, per vedere agenti piuttosto attempati (l’età media del Corpo supera i 52 anni) indossare blue-jeans e pullover girocollo. Anche quando non sembrano impegnati in delicate missioni in borghese.

Reati in calo

Lamorgese ha toccato anche altri aspetti di Roma e del Lazio in generale, la regione dove il "rischio di criminalità percepito" è il più alto d’Italia. Il ministro ha parlato dei 36mila uomini delle forze di polizia presenti in città e del calo del numero dei reati complessivi.

La capitale "è diventata la lavanderia dei soldi dell’estorsione, la criminalità organizzata ci ha messo piede, ma lo Stato c’è", ha dichiarato il ministro.

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