Le operazioni di sgombero e demolizione delle ville dei Casamonica al Qadraro, quartiere di Roma, continuano. Dalle prime ore di questa mattina, Virginia Raggi è sul posto per supervisionare i lavori. E nel frattempo, gli operai delle ditte specializzate incaricate dal Comune di Roma stanno procedendo ai distacchi delle utenze per procedere all'abbattimento definitivo. Un'operazione che doveva essere effettuata dal 1997: ma per vent'anni nessuno ha mai controllato che l'ordine venisse eseguito. E questa mattina, alle prime luci dell'alba, le ruspe sono entrate in azione dando i primi colpi.
L'area delle ville, tutte costruite intorno agli anni Settanta, è blindata. Sono circa un centinaio gli agenti schierati dal comando comunale. La polizia municipale ha chiuso l'accesso per evitare momenti di tensione mentre alcuni membri dei clan liberano le case sequestrate. E propri durante queste operazioni, come riporta Il Corriere della Sera, ci sono stati attimi difficili. "Dove andremo? Andremo a dormire a casa di Raggi e Salvini. Noi siamo italiani di sette generazioni, prendete provvedimenti, aiutate la povera gente, che fate? Aiutate gli stranieri e noi italiani no?", grida una donna anziana mentre porta via i bagagli dalla casa.
Ma la protesta del clan non è solo verbale: passa anche per le vie legali.
Tiziano Gizzi, avvocato di alcuni componenti della famiglia Casamonica, afferma: "Sto effettuando alcune verifiche per accertare se ci sono i termini per impugnare l’ingiunzione di demolizione Sto verificando se c’è la possibilità di un incidente di esecuzione visto che l’ordinanza di sgombero risale al 1997 e quindi sono scaduti i termini per un ricorso di tipo amministrativo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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