da Bergamo
Ivan Ruggeri non ci sta. È disposto a chiudere la curva nord e non mettere in vendita i biglietti per il settore ospiti, ma spera che chi ne ha il potere attui interventi efficaci per combattere la violenza degli ultrà. È stupito e deluso il presidente dellAtalanta, dopo il pomeriggio di follia allo stadio che ha costretto a interrompere Atalanta-Milan e anche larresto di un gruppo di ultrà non riesce a stemperare la sua rabbia.
«Mi auguro che quel che non è successo domenica succeda nelle prossime ore - aveva detto Ruggeri -. È impensabile che questi signori camminino per la città, magari vantandosi di quello che hanno fatto. Non hanno il diritto di rovinare la domenica alle famiglie che vogliono andare alla partita. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, compresa lautorità giudiziaria». Magari in ritardo, ma il suo appello è stato ascoltato. La voce del presidente si incrina per lemozione quando ripensa al resto del pubblico, quello «sano» che ha inveito contro i teppisti: «Devo ringraziare i tifosi, quelli veri. Hanno dimostrato di voler bene allAtalanta. Anche in curva daltra parte esistono molte persone per bene, i delinquenti sono pochi. Ma poi ci sono i pecoroni, che li seguono... Il nostro stadio ha le telecamere, si vedono anche gli stuzzicadenti. Le forze dellordine dunque hanno tutto per individuare i colpevoli».
Ruggeri è duro anche nel giudicare le decisioni di ordine pubblico: «Non si doveva giocare, il campionato andava fermato. Quanto allassenza della polizia allinterno dello stadio dovete chiedere alle forze dellordine. Di sicuro non cera nessuno a controllare gli ingressi. Gli steward? Possono solo stare a guardare, non hanno poteri». Poi un affondo anche contro il governo: «Le nuove norme hanno fatto spendere tanti soldi ai club e ai Comuni, ma poi non si è fatto niente per metterci al riparo da questa gente. Il risultato è che si sono convinte le famiglie a restarsene a casa e i delinquenti sono tornati allo stadio».
E poi: «Il nostro stadio è a norma, abbiamo speso tanti soldi per mettere i tornelli e il resto. Ha tutti i requisiti per ospitare partite di calcio». E a Lo Monaco del Catania ribatte deciso: «Qui non è morto nessuno, ma si è solo rotto un vetro. Lo Monaco guardi in casa sua». Dopo aver confermato che gli avvocati della società sono al lavoro «per chiedere i danni agli ultrà», Ruggeri non ha escluso che potrebbe anche farsi da parte: «Bisognerà pensare a qualcosa di diverso, oppure lo farà qualcun altro. Io non ci sto più. So solo io cosa ho subito in questi 14 anni: non ho mai concesso niente a questa gente, per questo mi hanno sempre contestato.
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