Ruggiero: «Piano Capezzone nella direzione giusta Nel primo trimestre le flotte trainano il mercato Italia»

In Italia l'auto aziendale è sottoposta a un regime fiscale penalizzante rispetto a quanto accade nel resto d'Europa, ma qualcosa potrebbe cambiare. Daniele Capezzone, presidente della commissione Finanze della Camera, ha presentato la scorsa settimana a Milano, a Missione Mobilità, un «Pacchetto auto» dove è previsto un aumento della deducibilità del costo delle auto aziendali. Cosa ne pensa Aniasa? Lo chiediamo a Fabrizio Ruggiero, da pochi mesi presidente dell'associazione di Confindustria che riunisce gli operatori del noleggio e delle flotte aziendali. «Le proposte dell'on. Capezzone (esenzione del bollo per i primi tre anni di vita di un'auto, cancellazione dell'Ipt e la deducibilità dei costi delle auto a noleggio e aziendali riportata al 40%, com'era fino al 2012) - commenta Ruggiero - vanno nella direzione giusta. Resta la questione della copertura finanziaria di questi minori gettiti che deve essere disponibile subito. Oggi, infatti, per approvare provvedimenti che portano a minori entrate, non basta individuare la copertura in un futuro maggiore gettito dato da una crescita che, per quanto riguarda le auto, è certa se il “Pacchetto Capezzone” dovesse diventare legge».
Eppure il caso del superbollo dovrebbe aver insegnato qualcosa.
«Con l'introduzione del superbollo, che avrebbe dovuto portare un incremento sostanzioso nelle casse dello Stato, si è infatti ottenuto l'effetto contrario legato al crollo verticale delle vendite dei modelli supertassati».
Anche con la deducibilità ferma al 20%, in Italia il settore flotte è cresciuto del 20% nei primi tre mesi del 2014 e traina la crescita complessiva del mercato. Si può parlare di ripresa?
«Penso sia più giusto parlare di outlook positivo, per le aziende e, anche se in misura minore, per i privati, le vendite retail. Ma il merito della crescita, in questi primi mesi dell'anno, va principalmente attribuito a un “rimbalzo tecnico”, cioè a un rinnovo della flotta che molte aziende, dopo tante proroghe, non potevano più rimandare. Tra queste anche società ed enti con flotte molto grandi che hanno inciso sensibilmente sull'impennata delle immatricolazioni del nostro settore che nel 2014 potrebbe recuperare interamente le perdite del 2013 e segnare anche una leggera crescita chiudendo con un aumento dell'8/10%».
Quali sono le problematiche centrali del suo programma per i prossimi tre anni come presidente di Aniasa?
«Aniasa nel 2015 compie 50 anni, è quindi un'associazione che ha raggiunto la piena maturità e che ha davanti a sé la sfida di essere protagonista nella trasformazione del mercato in un'ottica di mobilità allargata.

Attorno alle formule classiche del noleggio stanno fiorendo nuove forme di mobilità: dal car sharing, che con il free floating è già presente, con successo, a Milano e Roma, a forme evolute del car pooling, con il noleggio tra privati (il pier to pier) per la condivisione dell'uso di un veicolo. Dovremo sempre più concentrarci sulla figura del driver, come per l'assicurazione, per esempio: assicurare il guidatore e non il veicolo sarebbe una svolta epocale».

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