Ruspe alla Muratella, via le baracche

I comitati di quartiere avevano alzato la voce e il Campidoglio promise di fare pressing sul prefetto per lo sgombero. Alla Muratella, dove fino a ieri i residenti erano preda dei fumi tossici e dei furti, sono arrivate le ruspe. Promessa mantenuta e prime baracche abbattute a due settimane dall’animato incontro tra il sindaco Alemanno e i residenti che temevano un’istituzionalizzazione dell’insediamento. E invece il blitz al campo nomadi abusivo di via Marchetti è un segnale del completamento del Piano Nomadi, il cui termine - ha annunciato ieri il sindaco - è previsto nel primo semestre 2011.
Il presidente della Commissione comunale Sicurezza, Fabrizio Santori era presente alle operazioni assieme agli agenti dell’VIII Gruppo della Polizia municipale, diretti dal comandante Tonino Di Maggio. «Il campo abusivo, sorto in prossimità della Collina Alitalia - spiega Santori -, è controllato da un presidio della polizia municipale che sta monitorando l’area in attesa dello sgombero definitivo, previsto entro la fine del 2010». Secondo Santori «l’impegno dei caschi bianchi è fondamentale per scongiurare ulteriori ampliamenti di insediamenti abusivi». A tal proposito la Giunta capitolina ha garantito l’assunzione di altre 391 unità, entro la fine dell’anno.
Il delegato del sindaco alla sicurezza Giorgio Ciardi annuncia una ventata di legalità nelle periferie: «A pochi giorni dalla visita di Alemanno nell’area di via Marchetti, durante la quale ha riaffermato la volontà dell’amministrazione capitolina di bonificare la zona riqualificando una realtà degradata come quella di Muratella, oggi è iniziato l’intervento che riporterà la legalità in questo quadrante, restituendolo ai cittadini». «Un intervento atteso da tempo, che porterà alla demolizione di 10 baracche e al controllo dei documenti dei residenti del campo abusivo - continua -. Un impegno organico, quello sull’emergenza nomadi nella nostra città, che ha visto già da oggi il rafforzamento del presidio della polizia municipale anche presso il campo di Salone».
«Nelle prossime settimane rafforzeremo anche numericamente l’ufficio diretto dal comandate Di Maggio - conclude Ciardi- al fine di rispondere al meglio alla domanda di sicurezza nei campi e nelle zone limitrofe. Ulteriori passi concreti dell’Amministrazione, che garantiranno con sempre maggiore puntualità il controllo del territorio e il contrasto all’illegalità».
«È il momento di voltare pagina anche per la Magliana - commenta Samuele Piccolo, delegato per le periferie -. Per gli abitanti della Muratella è iniziata la rinascita del loro territorio. Dopo un’assenza istituzionale lunga 40 anni, vedi lo sgombero del Casilino 900, ora si viaggia spediti con il progetto nomadi. Chiederò al sindaco e all’assessore interventi mirati per offrire ai cittadini della Magliana quegli spazi e quei servizi necessari a far vivere e apprezzare un territorio trasformato negli anni in terra di nessuno».


E sempre in tema di campi rom si registra un’«atmosfera esplosiva» in via di Salone, fino a qualche tempo fa fiore all’occhiello tra gli spazi destinati ad accogliere la popolazione rom. E la colpa sarebbe dei romeni. A puntare il dito sono i coinquilini bosniaci. «I romeni si ubriacano, creano problemi e picchiano gli altri».

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