Rutelli: "Pronti a un nuovo polo per cambiare la politica"

Il leader dell'Api sogna l'alleanza con Fini e Casini. Poi boccia il nuovo Ulivo di Bersani: "Il Pd si candida a guidare il nuovo Ulivo o a mediare? Perché se il Pd media non potrebbe che finire come l’Unione, che tutti vogliamo lasciarci alle spalle"

Rutelli: "Pronti a un nuovo polo per cambiare la politica"

Labro (Rieti) - "Noi diciamo sì ad un nuovo polo, sarà il terzo a scendere in campo ma può diventare il primo", Francesco Rutelli alla festa di Api (Alleanza per l'Italia), sogna in grande. "Da qui partiamo come base per una nuova alleanza per il futuro. Siamo pronti per un progetto grande che accomuna tante forze perchè abbiamo l’ambizione di cambiare la politica di questo Paese".

Il terzo polo "lo vogliamo fare con l’Udc, con il quale ci incontreremo, con le forze autonomiste, le forze civiche, i delusi di Forza Italia, del Pd e del centrosinistra che vogliono voltare pagina. Le condizioni ci sono tutte". A proposito di Gianfranco Fini, il leader di Alleanza per l’Italia ha aggiunto: "Nelle cose che ha detto qui a Labro ho trovato tante cose comuni, tanto percorso è stato fatto, un percorso positivo che qui è stato salutato dagli applausi". 

Rutelli ha citato un sondaggio secondo il quale "il terzo polo raggiungerebbe tra il 20 e il 22%". Rutelli ha sottolineato il fatto che da Labro "parte una base per nuove alleanze per il futuro" da realizzare "con coloro che condivideranno le riforme necessarie per il Paese". Rutelli ha parlato di "una rivoluzione dopo quasi un ventennio di guerra tra le due coalizioni".

Poi boccia il nuovo Ulivo: "è un disegno politico coerente con quello che Bersani ha detto sin dall’inizio", ma è un progetto che rischia di fare la fine dell’Unione. "Il Pd si candida a guidare il nuovo Ulivo o a mediare? Perché se il Pd media non potrebbe che finire come l’Unione, che tutti vogliamo lasciarci alle spalle".

"Il bipolarismo non ha portato soluzioni ma ha aggravato i problemi", ha spiegato ancora. "L’Italia rimane bloccata, impotente, perché non dominano le forze del progetto, della riforma. Noi non vogliamo un sistema governato dai disgregazionisti, dagli estremisti, ma un sistema in cui domina chi vuole la sintesi. Per questo abbiamo presentato una proposta sul sistema tedesco, perchè questa contrapposizione guerriera tra Guelfi e Ghibellini ha bloccato il Paese.

Rutelli ha sottolineato il fatto che "oggi in politica vince chi grida, mentre il compito della politica deve essere quello di creare opportunità per unirsi". E sulla legge elettorale ha aggiunto: "Io sono sempre stato eletto con le preferenze e mi scoccia di essermi nominato".

 

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