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Saatchi apre alla Cina ma che noia quegli artisti
Charles Saatchi crede nei vantaggi delle polemiche, di cui è sapiente maestro. Nel cuore di Chelsea, il mecenate riapre con taglio sempre più sfacciato ma coraggioso la nuova imponente Saatchi Gallery di arte contemporanea, pronta a sfidare ora più che mai la Tate Modern e il resto dellestablishment artistico britannico. Non più esaltazione della Brit Art, oggi locchio del magnate pubblicitario è sullarte globale: la nuova arte cinese è il tema della mostra inaugurale che porta in Inghilterra sessanta opere e alcune installazioni di artisti cinesi interpreti del dopo Mao, negli spazi bianchi e minimalisti del palazzo georgiano voluto dal Duca di York. Ma è arte mediocre. Andy Warhol rivisitato da Feng Zhengjie in ritratti a tutto campo, elementari le immagini satiriche di Yue Minjun. Emerge forse Zhang Xiaogang, artista sensibile, che con ripetitiva tavolozza bianca e nera magnifica ad oltranza luniformità dei volti in ritratti stranamente macabri.
LA MOSTRA
«La rivoluzione continua - Arte nuova dalla Cina, Londra, Duke of Yorks HQ in Kings Road, fino al 18 gennaio.
LA MOSTRA
«La rivoluzione continua - Arte nuova dalla Cina, Londra, Duke of Yorks HQ in Kings Road, fino al 18 gennaio.
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