I protagonisti sono detenuti dell'area Alta Sicurezza, ma questa volta al carcere di Opera non c'è ragione di avere paura. Nel teatro del penitenziario alle porte della città va in scena il musical «La luna sulla Capitale»: scenografia divertente e trama avvincente per lo spettacolo proposto dalla cantautrice e regista Isabella Biffi, in arte IsaBeau.
Richard, un ragazzo di 14 anni orfano di madre, viene cresciuto da una famiglia di spazzacamini. Una notte il ragazzo sogna la mamma che lo incoraggia ad andare in città a studiare, a crescere, e a diventare un uomo di valore; solo così potrà essere di aiuto vero alla sua famiglia. Un mare di dubbi, qualche litigio e alla fine la famiglia decide di mandarlo in città. Dopo anni difficili e pieni di fatica, potrà gustarsi la luna Sulla Capitale. Ed ecco la morale della storia secondo gli autori: non esiste gioia vera senza sacrificio.
È possibile prenotarsi tramite il sito www.eventidivalore.it per assistere al musical che il carcere di Opera ospiterà sabato prossimo, 5 febbraio, alle 15 e 30. Lo spettacolo è parte di un progetto curato da EX.it, consorzio di cooperative sociali, che si propone di contribuire a opere di solidarietà. Negli anni scorsi, grazie agli spettacoli in carcere, sono stati raccolti fondi destinati a persone in difficoltà come i terremotati dell'Abruzzo e quelli di Haiti.
Il poter essere soggetti attivi di beneficenza piace particolarmente al direttore di Opera, Giacinto Siciliano: «Questa volta il carcere non si preoccupa solo di chiedere qualcosa alla società civile, ma cerca di offrire un messaggio positivo di fiducia e di speranza. Confidiamo pertanto che in futuro il progetto possa far parte di un tour itinerante nelle varie carceri italiane».
Il progetto e lo spettacolo contano sul patrocinio del Comune, della giunta e del consiglio regionale e del ministero della Giustizia. L'iniziativa ha tra i suoi sostenitori politici il consigliere regionale Stefano Carugo e l'assessore comunale ai Giovani, Sport e Tempo Libero, Alan Rizzi. «La luna del titolo del musical rappresenta la speranza per una vita nuova che possono e devono vivere anche coloro che sono stati condannati per sempre al carcere. I detenuti/attori sono chiamati a un'esperienza di riscatto che farà del bene a loro stessi e agli altri» prevede Carugo.
La vicenda dello spazzacamino Richard è «il viaggio metafora degli stessi detenuti», come sintetizza la regista IsaBeau: «Uomini che hanno bisogno di risvegliare sentimenti, emozioni e capacità così da potersi sentire di nuovo in una relazione positiva con gli altri».
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