Dal Salento agli Arcimboldi

In teatro, ormai, Zuzzurro e Gaspare si muovono come pesci in un acquario. Figurati quando il palcoscenico che li deve ospitare è quello del nuovo Ciak alla Fabbrica del Vapore, un «mare», altro che acquario, di circa 200 metri quadri. Fuori da ogni scherzo, effettivamente il grande spazio del Ciak è cosa insolita per chi fa teatro di prosa. Anche se si ha a che fare con una coppia che marcia, da sempre, a colpi di tutto esaurito. Nino Formicola e Andrea Brambilla non sono tipi che ragionano troppo su queste cose, si abbandonano all'entusiasmo, che è poi la molla che da anni li catapulta sul palco in un affiatamento che, è il pubblico a dirlo, ha pochi eguali nello spettacolo. Questa volta, però, la scelta - gli «Scherzi» di A.P. Cechov, in cartellone da domani al 6 gennaio - è curiosa e, parlando di Ciak, dovuta. A spiegarlo è il regista Massimo Chiesa, che con Zuzzuro e Gaspare fa squadra, come produttore, da dodici anni: «Siamo al nono spettacolo insieme, finora abbiamo raccolto un milione e 100mila spettatori. Zuzzurro e Gaspare sono due artisti legati al nome del Ciak, ed è per questo che, sebbene impegnati con Sarto per signora di Feydeau, non abbiamo potuto resistere al suo richiamo. In poco tempo abbiamo allestito questo spettacolo, una piccola follia decisa dall'oggi al domani. Pur rispettando alla lettera i testi di Cechov, abbiamo cercato di dare alla pièce una forma adatta a un grande spazio. Ecco perché sul palco, insieme agli attori ci sarà anche il pianista Giovanni Vitaletti, cui si deve un commento musicale fortemente interattivo». Gli «Scherzi» cechoviani proposti da Brambilla e Formicola (con Eleonora D'Urso nei ruoli femminili) sono infatti quattro, L'orso, La domanda di matrimonio, I danni del tabacco e Tragico controvoglia. Storie che trasudano ironia, a tratti comicità, ma anche un potere di malinconia e commozione che, sui volti di Zuzzurro e Gaspare, sono una novità. «Per il pubblico, forse - specifica Formicola -. Noi due, che ci conosciamo bene, sapevamo di avere anche queste corde. La scelta è stata quella di non adattare i personaggi a noi, bensì rispettarli con rigore. Io faccio tre personaggi, Brambilla quattro, e in alcuni casi si tratta di figure opposte a quelle che la gente si aspetta da noi». Ad esempio, uno Zuzzurro aggressivo nei panni dell'Orso, nella prima storia, oppure capace di commuovere il pubblico, nel monologo «del tabacco». La prova provata si è avuta in alcune anteprime dello spettacolo che Formicola non esita a definire «quello che ci ha regalato gli applausi migliori della nostra carriera. Gli Scherzi sono teatro di alta classe, e la gente li ha seguiti con grande attenzione». Una soddisfazione che fa dimenticare la tv: «Dimenticata - conclude Zuzzurro -. Per come la pensiamo noi, manca della minima qualità.

Preferisco stare a casa a rompere le scatole a mio figlio, piuttosto che rompere noci di cocco su un’isola deserta».
«Scherzi»,

con Zuzzurro e Gaspare
Al Ciak, dal 20 dicembre
al 6 gennaio, ore 20.45
Ingresso 50-15 euro
Informazioni: 02.29.00.67667

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