Corsi di guida per disabili con Zanardi «apripista»

Vetture con comandi ad hoc anche per chi non ha l'uso delle gambe. Gli istruttori di Sigfried Sthor

Gabriele Villa

Ci sono persone speciali. E ci sono auto speciali. E quando il contenuto e il contenente si incontrano, prendendo il sentiero della lungimiranza e della libertà, il risultato è «SpecialMente» interessante, perché con l'alchimia della tecnica al servizio delle sagge intuizioni, la diversità diventa normalità. Autodromo di Imola, esterno giorno, in compagnia di Alex Zanardi si gira e gira la più bella sfida che si possa concepire per regalare adrenalina e sorrisi a chi, con coraggio e ottimismo, affronta già ogni giorno, la propria sfida con l'handicap. È Bmw Group Italia a portare nella pole position dell'attenzione internazionale una novità senza precedenti: corsi di guida sicuri, i corsi della celebre Bmw Driving Experience che dal 1985 si avvale dell'esperienza di GuidarePilotare di Siegfried Stohr e dei suoi istruttori, estesi anche alle persone disabili con una integrazione profonda che prevede l'inserimento delle diverse identità (normodotati e disabili) in un unico contesto, all'interno del quale non è presente alcuna differenziazione.

Alex Zanardi (della serie persone speciali) cioè il pilotasimbolo della capacità di reagire in modo «SpecialMente» vincente all'handicap, commenta raggiante questa iniziativa di cui è apripista e testimonial: «È la prima volta al mondo in cui un brand, un brand premium come Bmw, apre i suoi corsi di altissimo livello ai soggetti disabili, dotando alcune delle sue vetture di comandi che consentono di guidare e affrontare situazioni imprevedibili e di rischio, anche a chi non ha l'uso delle gambe». È lo stesso Zanardi che ci illustra questi dispositivi, prodotti da un'altra eccellenza di casa nostra, la Fadiel. «La velocità si regola con l'acceleratore elettronico a cerchiello posto sopra il volante. Compatibile con gli Airbag di serie, è realizzato in materiale composito per garantire un peso estremamente contenuto. In alternativa, anche per chi è mancino, l'acceleratore satellitare wireless bluetooth che si indossa come un guanto e permette la gestione della velocità senza staccare le mani dal volante, quindi mantenendo inalterate le caratteristiche originali del veicolo e lasciando il volante libero per la guida e per la visione della strumentazione. Quanto al freno, una leva innestata sul montante dello sterzo agisce sul freno. Quindi una sana leva meccanica che non rischia alterazioni di sorta e che può anche essere dotata di pulsantiera per la gestione dei comandi luce e servizi del veicolo».

«SpecialMente» è la serie di attività di responsabilità sociale che Bmw ha intrapreso da tempo ed è quindi con soddisfazione che Sergio Solero, presidente e ad di Bmw Group Italia chiosa questa nuova iniziativa: «Il Bmw Team Italia e la Bmw Driving Experience sono due vanti dei nostri programmi sportivi in Italia. Sono contento, oggi, di vederle ancora più integrate e aperte ai nostri progetti di responsabilità sociale grazie a SpecialMente, che offre ai partecipanti disabili della nostra Driving Experience le medesime opportunità dei normodotati. L'entusiasmo di tutta la gente che lavora in Bmw e per Bmw hanno trasformato quella che era un'idea proposta su power point in una splendida realtà». E, prima di salire a bordo. le avvertenze di Zanardi: «Il senso di questi corsi è ricreare situazioni limite in un contesto sicuro. Dominare le reazioni dell'auto, ma soprattutto prevedere, per non andare incontro a conseguenze devastanti.

Alla guida oggi il problema maggiore è il livello di attenzione, tenere gli occhi sulla strada è la cosa più importante e l'uso del telefonino è la cosa più scorretta che possiamo fare. Perché, nella vita, la retromarcia non c'è».

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