Ecco il morbo di Alzheimer visto dagli occhi di una ragazza

Beatrice Coppola

Quante volte si è ritrovata «in quel posto», in quella «dimensione-altra», percorrendo, quasi, quotidianamente quei «corridoi di sola entrata». Manuela Donghi (in foto), autrice di «Visto con i tuoi occhi», edito da Giuliano Ladolfi, ha creato un personaggio anonimo che ha trascorso, durante la sua adolescenza, parecchio tempo sul pianeta Alzheimer. Compiendo un viaggio nella non-memoria, a stretto contatto con gli effetti invalidanti della malattia, la ragazza ha filtrato, attraverso il suo sguardo e la sua spensieratezza, la crudeltà della patologia. Il volume, ispirato al vissuto dell'autrice a contatto con la nonna affetta dalla malattia, è stato realizzato (in collaborazione con Korian Italia e Associazione Amici del «Centro Dino Ferrari») attraverso uno stile molto agile, raccontando proprio l'incontro tra due realtà, in un posto dove le giornate ripetono «lo stesso copione all'infinito», cadenzate solo dagli orari dei pasti e delle visite. Così come spiega l'autrice: «Il coinvolgimento emotivo della protagonista nasce piano piano e corrisponde a una sua crescita interiore, che la spinge sempre di più a frequentare quel posto, come lo definisce lei stessa in una sorta di diario personale.

Attraverso questo libro - prosegue la scrittrice - ho voluto raccontare il morbo di Alzheimer in tutta la sua durezza e complessità attraverso gli occhi di una ragazza molto giovane, in modo semplice, diretto e senza pregiudizi». Parte del ricavato del libro sarà devoluto all'Associazione Amici «Centro Dino Ferrari» che sostiene e promuove le attività di ricerca scientifica del centro nel campo delle malattie neuromuscolari e neurodegenerative.

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