Con le grandi abbuffate rischio grosso di harakiri

A soffrire è soprattutto il sistema cardiovascolare Bisogna capire la combinazione dei cibi più adatta

di Luigi CucchiNatale, S. Stefano, Capodanno: le feste natalizie sono un percorso a ostacoli, un attentato al benessere, allo stato del nostro sistema cardiovascolare. L'eccesso di trigliceridi e di colesterolo mina le coronarie e accresce la comune tendenza verso l'obesità. La fetta di panettone il giorno di Natale non costituisce un pericolo, sono le continue abbuffate giorno dopo giorno che insidiano la nostra salute. Un pranzo abbondante non rappresenta un rischio elevato, soprattutto se è preceduto e seguito da cene particolarmente leggere: un poco di verdura, due fette di prosciutto, un frutto e poco più. Per rendersi conto dei danni che la perdita di controllo può determinar, è sufficiente non abbandonare l'abitudine di pesarsi tutte le mattine, un rito che non va dimenticato. I troppi grassi animali, i grandi fritti, le libagioni senza limite, sono autentici nemici. La strada dell'armonia psicofisica è lunga e tortuosa e richiede molta determinazione per percorrerla.Il nostro regime alimentare è strettamente correlato alla performance lavorativa, alla concentrazione, alla memoria, alla capacità di reazione allo stress, influenza direttamente la qualità della vita. Non esistono alimenti che fanno male o bene, in generale. È l'azione sinergica degli alimenti, associati a ogni pasto, a liberare gli ormoni che determinano l'insorgenza di disturbi, patologie e anche l'accumulo di grasso. Capire qual è la combinazione dei cibi più adatta per ciascuno è la chiave dell'alimentazione ottimale, per prevenire e guarire, aggiungere giorni alla vita e vita ai giorni. Attenzione alle diete iperproteiche. L'assenza di carboidrati induce il meccanismo della chetosi che compromette le funzioni e il trofismo neuronale. Preziosi gli alimenti contenenti omega 3 (tanto pesce aiuta le funzioni cognitive) e i flavonoidi che proteggono il cervello dall''nvecchiamento. I flavonoidi sono composti che costituiscono i pigmenti responsabili del colore giallo-arancio degli agrumi. Sono sostanze con proprietà antiossidanti cerebrali che contribuiscono alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo causato dai radicali liberi. La frutta fresca e le verdure sono fonti naturali di antiossidanti. Non dimentichiamo l'acido folico, conosciuto anche come folato, folacina o vitamina B: è una sostanza fondamentale per la nostra salute, con particolare riferimento all'età fertile, alla gravidanza e allo sviluppo del nascituro. La sua carenza aumenta il rischio di demenza e perdita di memoria. Il cioccolato extrafondente potenzia le funzioni cerebrali. Evitare il junk food, i cibi spazzatura, e i pasti a elevato carico glicemico. Le noci, la soia, i semi di lino, il sesamo, sono tutte sostanze utili, ma in dosi pediatriche. La serotonina è un fondamentale neurotrasmettitore che influisce sul nostro umore: la troviamo nelle noci, ma è presente anche nell'ananas, banana, kiwi, prugne, pomodoro. Il triptofano è un amminoacido, viene ricavato dagli alimenti di origine animale ed è classificato tra gli amminoacidi essenziali. Oltre a partecipare alla costituzione delle proteine dell'organismo, interviene in numerose reazioni chimiche, in particolare nella sintesi di serotonina. È presente anche nei cereali integrali, semi, legumi soia.

Non dimentichiamo nella nostra alimentazione i broccoli, i cavoli di Bruxelles, cavolfiore, basilico e altre erbe aromatiche, aglio, curry, legumi, soia, uova, carne bianca.n Una regola antica, ma sempre vitale: con il passare degli anni riduciamo del 50% le quantità di tutto ciò che mangiamo. Evitiamo di diventare vittime della società del benessere.

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