Personalizzare il seno si può e la soddisfazione è sicura

Il chirurgo plastico Miccolis spiega quali tecniche vengono utilizzate nei centri Hospitadella. Interventi in day hospital e ripresa dell'attività in pochi giorni

Viviana PersianiIpoplasia mammaria è la definizione scientifica di un problema che interessa le donne che non si sentono in armonia con il loro corpo a causa del seno piccolo. Del resto anche essere soddisfatti del proprio aspetto contribuisce a garantire l'equilibrio mentale. Il dottor Domenico Miccolis, chirurgo plastico che opera nei centri Hospitadella, da oltre 25 anni interviene su pazienti «che non si piacciono a causa di un seno naturalmente piccolo o svuotato, magari, in seguito ad allattamento o a dimagrimento». Quando si parla di risultati della mastoplastica additiva, non bisogna pensare alle taglie eccessive, come quelle che ci hanno propinato i media per anni, bensì come aumento del seno creando delle forme e dei volumi armonici per valorizzare e completare l'opera d'arte del corpo femminile.Non sorprende, infatti, che la mastoplastica, con la liposuzione e la rinoplastica, sia tra le operazioni più richieste dalle donne dai 20 fino ai 45-50 anni, non solo in Italia, ma anche in Europa e in America. «Prima di intervenire sulla paziente - spiega il dottor Miccolis - con la mastoplastica addittiva, effettuo uno studio, analizzando le proporzioni del corpo e valutando una serie di variabili; dall'altezza, al peso, dall'ampiezza della cassa toracica, alle dimensioni dei glutei, e altre ancora». Ma come si interviene per plasmare un seno nuovo? «Effettuo la mastoplastica utilizzando delle tecniche sofisticate e molto raffinate; a seconda del caso, si interviene con delle protesi di gel coesivo (lo stesso materiale sfruttato dai migliori medici per la ricostruzione mammaria postmastectomia). La scelta della forma di queste ultime viene personalizzata e valutata a seconda dell'inestetismo da correggere. La tecnica per l'inserimento delle protesi, prevede un taglio ridotto, o attorno all'areola del capezzolo, o nella piega sottomammaria, andando così a creare una tasca dove posizionare la protesi. Il tutto in regime di day hospital con anestesia locale che solo in alcuni casi diventa totale. Dopo qualche giorno, si potranno svolgere le proprie attività quotidiane, senza nessun problema».Per realizzare le giuste proporzioni, in alternativa, il dott. Miccolis utilizza la tecnica del trapianto del grasso. «Si preleva il grasso da una zona donatrice e, dopo averlo trattato con fattori di crescita e cellule staminali per stabilizzare e ottimizzare il materiale lipidico, lo si trasferisce a livello del seno: una sorta di riempitivo». Le due tecniche chirurgiche utilizzate dallo specialista soddisfano gli standard elevati di qualità; ogni paziente viene valutato con la sua personale esigenza, prendendo in esame anche la sua componente psicologica e gli interventi si adattano per soddisfare le richieste, senza omologare i risultati. «Le tecniche che utilizzo sono all'avanguardia, come i macchinari dei quali dispongo a Hospitadella. Nel marasma di proposte di interventi, di centri estetici e chirurgici, sia in Italia, sia all'estero, alcune low cost, altre un po' meno, è davvero difficile orientarsi.

È importante non prescindere dagli standard di qualità perché si va a intervenire su una parte del corpo e, quindi, si parla di salute: non si specula sul benessere. Solo così si riesce a garantire la soddisfazione del paziente sul quale si interviene in totale sicurezza».Info: www.hospitadella.itnumero verde 800589004

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