Egregio dott. Lussana, leggo, sul Giornale di oggi, la lettera del sig. Geo di Sestri Levante «tifoso» della Sampdoria.Sono Attilio Barisone, anche io «tifoso» dei colori blucerchiati. Ritenendo di fare il bene della mia squadra, Le dico che io quella lettera non lavrei scritta. Questo Geo, dopo una lunga (e arzigogolata) disquisizione del come lui interpreta il concetto di «invidia», definisce i «tifosi» del Genoa quali, inguaribili, «invidiosi».
Dato che questo, polemico, concetto arriva proprio dopo la vittoria del Genoa, nel recente «derby», fa apparire noi «tifosi» sampdoriani quali «invidiosi». Ma è solo una partita. Che cosa centra linvidia? Hanno esultato? E lasciamoli esultare. Ne hanno perso tanti «derby». Siamo, per questo, ampiamente in credito. Ma, poi, parliamo un poco di «invidia». È un concetto sbagliato e fuori luogo. Le due squadre genovesi, più o meno si equivalgono. Noi abbiamo un grande Cassano, loro un grande Milito. Noi, questanno partecipiamo alla Coppa Uefa, loro no. Non hanno da accampare alcuna invidia. Lo scorso campionato non si sono qualificati per questo torneo, solo ed esclusivamente, per colpa loro. Hanno perso in un clima di deprecabile, svogliatezza, le ultime tre partite utili. Questanno ci sono avanti di parecchi punti. Non dobbiamo invidiarli ma cerchiamo di fare di più e di meglio per risalire.
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