«Ne parlerò col presidente Piero Marrazzo. Sono convinto che la Regione non può non riconoscere la validità e il valore pubblico della Fondazione Santa Lucia». Visita mattutina alla struttura sanitaria in occasione della XVII Giornata del Malato del sindaco Gianni Alemanno. Che si è trattenuto per circa due ore visitando le aree dedicate alla riabilitazione, la «Casa agevole» e anche la palestra. Il primi cittadino ha spiegato che si farà «interprete» della richiesta della fondazione di «essere riconosciuta come struttura pubblica a carattere scientifico».
«In questa giornata - ha dichiarato il sindaco della capitale - è importante stare vicino alle strutture che funzionano e che spesso non hanno riconoscimenti. Alla fondazione Santa Lucia cè una rivendicazione forte nei confronti della Regione per non essere considerata una struttura privata. Su questa richiesta cè anche una mozione votata allunanimità in Consiglio comunale».
Alemanno che, durante la sua visita, si è fermato a chiacchierare con alcuni pazienti e ha scherzato anche con i clown dottori, ha definito lIrcss Santa Lucia «una struttura di eccellenza, un gioiello nel cuore di Roma specializzato in un settore molto delicato che purtroppo in questi giorni è giunto allonore delle cronache». Per il sindaco «la riabilitazione neuro motoria in tutti i suoi aspetti è un fronte importante per garantire il diritto alla vita ed il recupero».
«Cè una delibera regionale, la 1.050, che prevede la ripartizione di quattrocento milioni di euro per il 2008 alle strutture di alta specialità - ha spiegato il direttore della Santa Lucia, Luigi Amadio - e noi non siamo inclusi. Da qui la decisione di fare ricorso. Questi fondi - ha proseguito Amadio - venivano date alle strutture in base alla complessità organizzativa e alla produttività scientifica. In Italia ci sono 43 Irccs e la Santa Lucia è la sesta come produttività scientifica e la prima del Centro Sud». Il direttore della fondazione ha spiegato, infine, che la strutture inserite nellelenco sono lAurelio Hospital, lIdi, il Casilino e il policlinico Gemelli.
A margine della visita il primo cittadino ha annunciato la firma di una convenzione con lOrdine dei medici di Roma «per avere con loro una stretta collaborazione». «Vogliamo avvalerci delle competenze, degli studi e delle proposte dei medici - ha concluso Alemanno - anche perché il Comune di Roma non ha una vera e propria struttura sul versante sanitario».
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